Della Compositione delle p(er)le Cap.(itol)° A.
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Le perle son pietre, Generate nelle conchiglie Marine, nelle parti orientali, et occidentali, ma l’orientali son maggiori, in quantità, et al trove son minori, et noi p(er) artifitio (sic!) le facciamo, quanto vogliamo, e le facciamo trasparenti di colori, come le naturali, e la loro compositione e diversa da tutte l’altre pietre, e si compongono di perle minute, e di Conchiglie Marine, che di colore son simile alle perle, p(er)che altre conchiglie si trovan rosse, et altre bianche, e altre come sandoli, che si chiamano Turchine, et altre come oro, et altre verdi, et altre son pezzate con varij colori, tutti questi colori, e tutte queste conchiglie e di queste ne puoi fare, quella quantità che tu vuoi R(e)z(ipe) adunque, Pietre minute fatte di queste Conchigie, et mettile in S. et mettivi sop(r)a del J. che vi sop(r)ava(n)zi un dito, et in spatio di un credo, et una Ava m.(ari)a saran’(n)o solute le perle, e le conchigle, et vedrai notari sopra un’ sudiciume, come tela, al’hora sepera l’acqua da quella fanghiglia, e sarà pui sicuro, colari’ l’acqua, p(er) panno di seta, e di poi metti S. con. J. in R. p(er) spatio di cinque giorni, et in questi ci(n)que giorni. J. e quella fanghiglia faranno un corpo, e dopo che haverai visto questo, p(er)fetto stampa nelle tanaglie, d’oro puro, overo (sic!) d’Argento dorate, è da’ una parte habbino un buco, e da l’altra parte dove, e la giuntura, al’hora empi tutte adue
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le parti di quest’acqua, che rimase nel fondo, dopo quella solutione, fangosa, con un cucchiaro d’oro, òvero 8sic!) d’argento dorato, e lasciale stare p(er) un giorno naturale, e di poi fora lapasta (sic!) che vi è dentro, con un filo d’oro sottile, e cosi potrai, cavare la pasta dalle tanaglie, quando sarà secca e mettila in la gita, in una tazza di vetro, è cuopri bene e metti al sole, fino che sia ben secca, e di poi mettine quattro ò cinque in un filo d’oro secondo che vedrai che si possin pigliare nel fondo, nel acqua fangosa, et metti quei grani nel acqua fangosa, talmente che restin’ cop(er)ti da essa, e lasciali stare fino che ti paia che habb(in)° colore è chiarezza p(er)fetta, p(er)che con l’occhio vedrai quella lucidezza, passare p(er) le dette gemme, al hora R(e)z(ipe) quei grani chiari, e alcuna volta lasciaveli stare scambievolmente p(er) xx iiij°. ore, et in qualsi voglia modo si può operare, mà il p(ri)mo, è meglio, allora piglia huova, di vetro, òvero (sic!) sieno di Gallina, e getta via quello che hanno dentro, se non potrai havere di vetro e metti, i, tua grani in un fil d’oro, et sia la materia secondo la quantità, che si potrà riscievere in un’ huovo, e metti tutti, i, grani, e lasciala stare cosi p(er) nove giorni in decotione, la quale habb(iam)o chiamata abrasis e non gli dando la decotione Abrasis, òvero (sic!) Dulphocis
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non p(er) questo sono di manco valore, e passati, e , nove Giorni troverai le tue pietre, come naturali, et ancora del acque de metalli, potrai comporre, tante pietre, quante s nè ritrovano, e con tanta virtù, riservando quella virtù et sue figure, p(er) la mistione del’acque, è forma de metalli, secondo la diligentia delle tanaglie, che furono fatte, per l’operatione del fuoco, Abrasis, è decotione del fuoco semplice, del fuoco Arasis, altrimenti Materiale Dulphus, come nel trattato, che si chiama anima del’Arte, la trasmutatione, è una decotione, con il calore di sole, mediante un Cristallo, o vaso di vetro, pieno d’acqua, è questa decotione si fà, in Angulo acuto
Il fuoco abrasis, e una decotione di fuoco, mà il fuoco Dulphoce, e una decotione fatta nel fuoco fatto in R.