Faccisi cenere con il modo sopradetto de i gusci, e gambe di fave secche la state, quando i contadini hanno battuto, e cavatone le fave, da queste cenere con le regole e diligenze dette nel sal del polverino di Levante, se ne cavi il suo sale, quale sarà maraviglioso, del quale fattone fritta con tarso bianco, e ben stacciato, come sopra s'è detto diffusamente, si farà una fritta nobilissima, laquale in padella farà un cristallo di tutta bellezza; il medesimo si farà dalle ceneri dei cavoli, del Rovo, cioé spino che fa le more, e da sagginali ancora, e da i giunchi e cannueccie de' paduli, e da molte altre herbe, che daranno il lor sale, con il quale facendo fritte al solito, si faranno cristalli bellissimi, come ogni spirito gentile e curioso potrà con l' esperienza provare perche con l´esperienza si trova, e impara più assai, che non si fa con lungo studiare.