Piglisi la Zaffera in pezzi grossi, e mettasi in tegami di terra tenendoIa nella camera della fornace per uno mezo giorno, di poi si metta in una cazza di ferro a infiammare nella fornace, e si cavi, e cosi calda si sbuffi con aceto forte, poi come è fredda si macini sottilmente sopra porfido, e in catinelle di terra invetriata con acqua calda si lavi, e a più acqua, lasciando sempre posare Ia Zaffera in fondo, poi si decanti pianamente, che cosi porterà via la terrestreità e immonditie della Zaffera, e la parte buona, e tintura della Zaffera rimarrà in fondo; laquale cosi preparata e purificata tingnerà assai meglio che prima, facendo tintura limpida e chiara, questa Zaffera si asciughi e si serbi in vasi serrati al suo uso, che farà assai meglio che prima.