Piglia il Cantarello sopradetto tagliato con le forbici minutamente, e in correggiuolo si stratifichi con zolfo polverizzato, si metta in fra i carboni accesi, io lo mettevo nel tizonaio della fornace a calcinare per ventiquattro hore: poi Io pestavo e stacciavo e lo mettevo in tegame di terra coperto nell'era della fornace per dieci giorni a riverberare vicino al occhio, poi lo polveravo, e macinavo e cosi serbavo al suo bisogno.