Habbisi in fornace un padellotto, o vero padella di vetro pulito di fritta di rocchetta o soda di Spagna, la rocchetta di Levante fa meglio, come il vetro è pulito benissimo, all'ora per esempio a un padellotto di libbre venti pigli once sei di tremolante calcinato per se solo come s'è detto al capitolo 20 per fare il colore celeste, o vero di gazzera marina e si dia al vetro, come s'è detto nell' acqua marina in tutto e per tutto, avvertendo che questo vetro sia desalato con la cazza con ogni diligenza, come ben sanno i conciatori di fornace, all'ora si fa un colore celeste o vero di gazzera marina maraviglioso, il quale colore si fa più carico e men carico, secondo i lavori a che deve servire, com' è ben noto a quelli dell'arte, in capo di due hore si torna a mescolare il vetro bene, e sene cavi una prova, e si guardi s' è carico tanto che basti, per poterlo caricare con nuova polvere, o non caricare, come sta a satisfatione si Iasci così per 24 hore, poi si mescoli e si lavori che questo farà un colore celeste o vero di gazzera marina bellissimo e variato da gl'altri colori che si fanno nell' arte vetraria. Questo colore ne tinsi moltissime padelle in Pisa I' anno 1602 e sempre venne colore bello e di tutta prova.