D’un fiorino fanne tre Cap.(itol)° 22.
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R(e)z(ipe) un fiorino d’oro boniss.(im)°, et altre tanto di luna boniss.(im)a beniss(im)o Coppellato, e similmente di venere purgato, o p(ri)ma fondasi ven(e)re di poi la luna, di poi il sole, et allora agiungasi sublimato rosso cioe fatto di vetriolo. Rom(an)o, Rubificato, p(er) esaltatione, di se medesimo sette volte sublimato, con sal comune preparato senza altra mistione, et questo quanto un grano di favani quatro volte, mescolando bene, et soffiando con un ventaglio sop(r)a la materia fusa, accio che i corpi insieme con gli spi’(riti) insieme si abbraccino, et si conguinghino, il segno della qual congiuntione è, quando nel mezzo della fusone pred.(ett)a apparisce un segno come una stella, allora getta, le’verghe in un canale le quali di poi infocate, si seppellischino e siste(n)ti in un canale, e vi si sparga la seguente polvere e di poi si mettino in acqua fredda comune, cosi infoca’(n)do seppellendo, et infocando quattro volte, e la materia piglierà una tintura assai notabile, la polvere, è questa.
R(e)z(ipe) vetriolo rubificato p(er) esaltatione, di se medesimo, con l’humidità, et extratione della sua quinta essentia con aceto, come è solito, sale armoniaco an(che) parte due, sal nitro, preparato, an(che) p(ar)te una, la preparation dell’Antimonio si trova al Cap.(itol)° xiij°. pesta, et incorpora, et serbà questa polvere p(er) servirten’e, come per che- la detta Materia et nerga(?) pigheranno come, e detto Tintura assai bonissima, fatto questo. fà bisogno dare il peso, alla
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fissata, con questa materia:
Tondi le verghe, et gettale in qualsi voglia forma che vorrai o in medaglie o in monili o altre cose, et infocate si spenghino nella infialta acqua fissativa