Nuova fissatione di luna Capitolo 52
R(e)z(ipe) calcina viva sal comune an’(che) pesta insiem, et acrostisci bene al fuoco, e gettavi sopra acqua bollita, accio che il sale si solva con la calcina, feltra e congela, e di nuovo stilla et congela et reitera tre volte, et con questo sale cimenta la luna fine la qu(a)le sia prima spenta tre volte in aceto, nel quale sia soluto il sale, et sempre p(er) ore xij cimentala tre volte, di poi cimenta la medesima luna con cimento Reale, p(er) ore 24: la luna no’(n) si diminuisce di pero, ne teme, cimento, et poi che haverai condotto la detta luna cosi secondo il sopra scritto cime(n)to et desiderando tignerla in colore d’oro a ogni paragone opererai cosi.
Di nuovo calcinerai la detta luna, overo (sic!) la cimenterai con’ sale sop(r)a seto p(er) ore xij. di poi la pesterai, e triterai sottilmente, e con’ acqua tiepida la laverai tre volte fino che gli leverai tutta la salsedine, di poi sopra a un marmo la macinerai sottilmente quanto sia possibile, di poi inzuppala cosi preparata, co’(n) olio overo (sic!) acqua di croco di ferro overo (sic!) croco di venere, et se l’inzupperai con tutte a due queste acque sara meglio, et quanto la inzupperai ogni volta la inzupperai e diseccata la macinerai e cosi ben macinata la inbevererai facendo questo tanto che la luna diventi, come cinabro, poi fondi la detta luna con borrace et sarà tinta in colore d’oro, ma non in buona p(er)fetione di
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vero oro, ma se la detta luna cosi tinta fonderai, et fusa vi agiugnerai la 3a p(ar)te di sole, et insieme bene in Corporerai (sic!) e di poi getterai in verga sarà buono et p(er)fetto parag(o)ne a ogni cimento, si come e l’olio di mimera.