Piglierai salnitro raffinato parte una, allume di rocho parte tre, alquale per prima gli sia levata l'humidità da dosso, mettendolo in un pignatto o tegame a esalare ogni sua humidità, e a questa materia si aggiunga per ogni libra oncia una di arsenico cristallino, questa e materia segreta e non ordinaria, che oltre al dar più forza a l'acqua, aiuta a cavare meglio gli spiriti da i materiali, che sono il vero nervo e potenza dell'acqua forte, senza i quali spiriti l'acqua forte saria come un' acqua di pozzo. Si polverizzi ogni cosa e si mescoli insieme benissimo aggiungendo a questa materia la decima parte del tutto di calcinacci bene polverizzati mescolando benissimo ogni cosa di questa materia si metta nelle boccie di vetro tanta quantità che siano piene i tre quarti circa, lequali boccie sieno lutate al solito con luto che sia forte, che come cosa vulgare la rimetto all' artista pratico, anzi ne insegnerò uno non vulgare.
Habbisi melletta di fiume per esempio di Arno, che è quella terra grassa che ogn'uno sa, e di questa parte una, rena parte tre, cenere di legna ordinaria bene stacciata parte mezza, cimatura di panni lani parte mezza, queste materie si mescolino e unischino insieme incorporandole con acqua comune in forma di pasta, quale si lavori benissimo, che quanto più si lavora, e meglio, però si avverta che la pasta sia un poco duretta e a tutta questa materia si aggiunga un terzo di sale comune, quale si incorpori bene con il luto, e incorporato benissimo, che in questo sta l'importanza, all'hora con questo luto si lutino i vetri, che sarà un luto perfetto. Queste boccie si mettino in fornelli à vento, perciò atto con loro fondo di terra cotta che regga al fuoco; sotto il fondo delle boccie sia quattro dita di rena e attorno ripieno di rena fino al collo, e sotto il fondo di terra sia un ferro grosso a traverso, che regga il peso del cappello, si metta alle boccie il lor cappello di vetro, che dentro sia grande e capace, si lutino benissimo al collo della boccia le giunture con luto fatto di farina fine, e calcina, ana polverizzati e mescolati e si stemperino bene e impastino con chiara di uovo bene sbattuta con questo luto e fascie di panno lino sottile, si lutino e fascino le giunture, che come sono asciutte bene, datone tre o quattro coverte fanno presa fortissima, dando una fasciatura alla volta e lasciando asciugare alquanto avanti di dare la seconda, che così reggie ogni violenza e impeto delli spiriti dell'acqua forte, poi se li aggiusta il recipiente a ogni boccia che sia grandissimo, pur di vetro acciò possa reggere alli impeti e furia delli spiriti dell'acqua forte e medesimamente con il sopradetto lutto e pezze line, come sopra, si lutino le giunture del recipiente aggiustate al rostro del cappello il più che sia possibile, che haverà ciascuna boccia, lascinsi asciugare bene le lutature prima di dar fuoco che questo importa assai. Poi si dia fuoco alli fornelli con carbone solamente in principio e questo assai temperato per tre hore, che in detto tempo esce humido ventoso, e pericoloso a rompere i vetri, e si continui in questa maniera di fuoco temperato per sei hore, di poi si augumenti il fuoco a bel agio, e si li dia de i pezzi di legna di quercia secca mescolati con il carbone e così a poco a poco si vada augumentando per altre sei hore, e il cappello comincierà a tingersi di giallo, segno che gli spiriti cominciano a passare, si vadia così continuando con questo grado di fuoco fino, che gli spiriti cominciando a ingrossare tingeranno il recipiente e cappello di colore rosso che tuttavia si caricherà come uno rubino, all'hora se li augumenti il fuoco per molte hore, fino il recipiente e il cappello sono rossi, che alle volte dura doi giorni interi, si continui in ogni modo il fuoco, fino tutti li spiriti dell'acqua forte siano passati, che si conoscerà quando il cappello e recipiente a poco a poco comincieranno a rischiarare e divenire bianchi, come erano nel principio e saranno del tutto freddi, tuttavia si continui ancora per una hora il fuoco, poi si lasci così il fornello da per se freddare, avvertendo quando il fuoco é gagliardo e che il recipiente e cappello sono rossi in essi non vi dia vento o brezza fredda, ne si tocchino con cosa fredda perche facilmente creperrebbono, e saria persa l'opera, la spesa e il tempo perche quando sono in tale stato sono caldi infocati, come ogni cosa è fredda, all'hora sopra il cappello e recipiente si mettino pezze line bagnate e inzuppate bene di acqua fresca, acciò li spiriti meglio si tuffino tutti nell'acqua forte che sono a torno per il cappello e recipiente lasciando cosi per dodici hore, di poi si bagnino le gionture e lutature con acqua caldetta, tanto che inhumidite si possino levare le fasciature, e così cavare il cappello e recipiente che per ordinario sono salvi.
La boccia si rompa, perche non può più servire, e le feccie e residenzie dell'acqua forte, cioè la loro terza parte si polverizzino bene, e per ogni libra di esse se li aggiunga oncie quattro di sale nitro raffinato e si metta in nuova boccia lutata e se li ritorni a dosso la sua acqua forte che era passata, mettendola nel fornello, come sopra con suo cappello e recipiente bene serrate e lutate e asciutte le giunture, come sopra se li dia in principio fuoco lento per quattro hore, poi si vada augumentando fino siano passati tutti li spiriti di detta acqua forte, che si conosce quando il cappello e recipiente sono del tutto bianchi, all'hora non si dia più fuoco e si lasci freddare ogni cosa e con pezze line bagnate di acqua si cuopra il cappello e recipiente lasciando così per dodici hore, poi si slutino le giunture, come sopra, e si servi l'acqua forte in vasi di vetro benissimo serrati, acciò non svaporino i migliori spiriti. Questa e l'acqua forte detta da partire, che sarà buona per gl'usi infrascritti: alcuni sono, che invece di allume di roccho pigliano altr'ettanto vitriolo e di questo pigliano il meglio, quale è il romano o altro simile; il segno che il vitriolo sia buono per questa opera e che fregato sopra il ferro pulito, lo tinge in colore di rame, e questo vitriolo quando è purificato nel infrascritto modo farà un'acqua forte potentissima, molto più che non fa l'allume.