Fissatio Amalgamati quo libet Corpore purificato capitolo. 68
R(e)z(ipe) ermodateli(?): Gomma arabica an’(che), et ogni cosa p(er) se stesso polverizza bene, di poi mescola ogni cosa insieme et fà nel fondo del crociolo il letto, di queste polvere di poi poni il suo amalgama, sop(r)a le polvere, e poi ritorna con’ un altro strato, sop(r)a l’amalgama, et l’amalgama sop(r)a le polveri, e cosi farai tanto strato e suoli di queste polvere, e d’Amalgama, l’uno sop(r)a l’altro, sin che sia pieno il crociuolo lassalo stare co’(n) la bocca aperta, e pogli sop(r)a a un tegolo e dagli il fuoco lento
(Drawing)
(//p.93)
opera bella, è maravigliosa
Corpo/ R(e)z(ipe) camphora, di quella che si vende, vulgarmente della piu trasparente, che tu trovi, et preparala in questo modo,
Habbi buona acqua vite, senza flema, e p(er) ogni libra metti. o.(nce) iij. di detta canfora, della piu trasparente, et pestala bene, ma pesta p(ri)ma al quante mandorle dolci, e poi pesta che havrai la camphora mettila
(//p.94)
nel acqua vite, in uno orinale, e distilla a cenere l’acqua fuori, e ritora d(ett)a acqua, sop(r)a la d(ett)a Camphora sette volte, et sarà fisa, p(er)che che li spiriti del’acqua là fisano che piu non brusa, serv(sic!) a questo corpo, beniss.(im)o p(er)che non opera da’ se, senza lo spirito, il quale si fà in questo modo cioe.
spirito/ Piglia Mercurio vivo. Minerale, che non sia di piombo ne di stagno lib.: vij°., et farai fare un vaso di terra ben’ cotto due volte, ma come è cotto la p(ri)ma volta fallo invitriare tutto salvo ch’l fondo, il quale ugnerai con grasso di porco, e non si invitrierà, accio che la parte terrestre, del Mercurio, si attacchi al fondo del vaso, è questo vaso sia a modo di uno orinale lu’(n)go un buon piede, et habbi un pipio in su mitade, et un forno fatto aposta, che questo vaso vi sia murato dentro, e metti sul vaso un buon cappello grande col suo recipiente, senza lutare, è dalli fuoco di Carbone tanto che il vaso sia bene focato, è rosso al’ hora cava fuori il fuoco, et metti p(re)sto in l Mercurio suso p(er) quel pipio, e chuidi bene il pipio co’(l) luto et lo. w. p(er) la forza del Caldo che trova cosi
(//p.95)
repentino si corrompe, e parte viene in acqua cioe al qua’(n)te gocciole, e parte si attacca al fondo del vaso in terra negra lassa raffreddare il vaso aprilo, et troverai tutto il. w.(sign or sign spirito) negro, cavalo, e lavalo bene e cosi lava il vaso, e nettalo bene, e l’acqua che distilla gettala p(er)che non vale
Iter Mura vaffuoca il vaso, come p(ri)ma, et p(er) il pipio metti dentro il. w. et serra il pipio, et farà l’acqua come di sopra, e lassalo raffreddare, e nettalo come p(ri)ma, e cosi farai tante volte che piu no’(n) diventinero il che sarà circa a.x. volte, all’hora cavalo fuori, et troverai il w. puro senza flema, e senza terra, et resterà in colore celestino, piglia poi, un ferro, et ignitelo et estinguelo nel. w. e sarà bianco, e dolce come argento fine. Al’hora mettilo in una ritorta di vetro frà dui cappelli, che non tocchi il fondo, ne le spondele Cappelli, e dalli il fuoco sotto, et di sop(r)a il Cappello con cenere calde, accio che tenga meglio il fuoco et in quattro hore distillerà il. w. in forma d’acqua Viscosa la quale no’(n) bagna il dito ne cosa alcuna se non il metallo, et questa, est aqua Vite Philosophor la quale serverai come un tesoro, è lauda Dio
(//p.96)
Anzina/ Hauto questo farai un buon sublimato, et traspare’(n)te sette volte, sublimato e l’ultima volta sublima co’(n) cinabro senza vetriolo, ma ben co’(n) sale, e piglerà una certa quinta essenza di solpharo chè e nel cinabro Poi togli un o. (ncia) una di’argento finiss.(im)o e coppellato quale limerai, poi. o.(nce) vij di detto sublimato, et, metti a sublimare co’(n) detta limatura, in una boccetta p(er) hore xxvj. poi apri la boccetta, et tritura ogni cosa insieme et Iter sublima, e cosi farai quattro volte, alla quarta volta esso farà una certa rotella, à modo di una p(er)la orientale, la quale passerà u(n)a mezza o.(ncia), et il sublimato sarà attaccato alle sponde del vaso, piglia questa rotella, è dissolvila in aceto distillato p(er)che se verra in due o iij volte dissolvendo, è metten’(n)do in u(n)o orinale, in bagno p(er) tre hore, e cosi metti dà canto, e rimetti l’aceto nuovo, sino che sia tutta dissoluta, poi distilla p(er) feltro, et quello che restà nel vaso servalo, che è buono da imbianchire il Rame beniss.(im)o, et quello che è passato p(er) feltro con l’aceto mettilo à cenere, et cavagli l’aceto, et verrà bianchissimo a modo di Amido, et questo è la forma del Argento,.
(//p.97)
Medicina/ Piglia adunque in nome di Dio Glorioso, e della sua madre. Uno orinale altro mezzo piede, e torrai o. (nce) iij di Corpo fisso, et un ¼ di animad’(Argento). o vero oro 2° il tuo volere, e o. (nce)vij°. dello sp’(irit)o, e metti ogni cosa nel orinale, e sop(r)a metti il suo lambicco con il suo recipiente ben serrato le giunture, e distilla l’aqua da dosso a lentiss.(im)o fuoco, e stillerà la p(ri)ma volta u(n)a a. o.(nce) iij: rimetti l’acqua senza muovere l’orinale et Iter distilla tante volte sino che pui non distilli che sara alla sesta overo (sic!) settima volta, et sarà fisso, poi metti in l’orina, le cose senza romperle in concime p(er) sette giorni, e tutto diventera aqua la qual distillerai p(er) feltro con lingue di panno finiss.(im)o, e scriti ha e parte del corpo resterà in fondo la sua grossezza, la quale non è buona à nulla et tutto quello che sarà passato p(er) feltro congela, et sarà u(n)a a. o.(nce) vij° e (sextans?) oro si solvi, et congela iy volte poi fondi. x. 3. d’argento coppellato, e fuso che è metti sop(r)a 3.i. di questa nobile medicina, et tutto sarà medicina, et fondi, o.i(ncia) borrace, et δo.i(ncia). cera et o..(ncia) i. di d(ett)a medicina metti poi tutto questo sop(r)a lib. vij° di w. (or sign, sign spirito), o vuoi di che Corpo vorrai
(//p.98)
et sarà argento finiss.(im)o in ogni Juditio, e cosi sarà d’oro, et tutto questo si potra fare in giorni quara’(n)ta