Fritta di cristallo libre venti, rottami di vetro bianco libre una, calce di stagno libre dua, mescola insieme e metti in padellotto, lassa fondere e pulire; come è fuso habbi acciaio calcinato e bene macinato e scaglia di ferro che casca dall'ancudine, bene macinata, mescola insieme ana, di questa polvere mescolata, piglia oncie una in circa del vetro sudetto quando è pulito e mescola bene che questa polvere fa bollire il vetro terribilmente; lassa che il vetro incorpori la polvere che suole succedere in cinque o vero sei hore, avertasi di questa polvere non ne dare troppa che il vetro verrebbe nero, anzi bisogna che il vetro sia trasparente e non opaco in colore gialligno oscuro, quando e così non si deve dare più polvere che sta bene; allora si piglia rame calcinato rosso, fatto nelli archi della fornace, come si è mostrato al Capitolo vigesimoquarto, di questa polvere rossa bene macinata se ne pigli tre quarti di oncia in circa, e si dia a qu sto vetro, e si mescoli bene più volte, e in tre, o quattro volte in circa verrà rosso in colore di sangue, imperò se ne faccia il saggio spesso a vedere se sta bene, e come il colore sta bene si lavori subito perche perderia il colore, e verria negro, inoltre si lascia la boccia del padellotto aperta, perche perderia il colore, in effetto in questo colore si usi grande diligenza, quando si da lacciaio, e scaglia di ferro, non caricare troppo il vetro, che non venga nero, perche allora non fa bene, ma che il vetro sia trasparente, e gialligno oscuro, che allora con la ramina rossa verrà colore bellissimo, come più volte ho fatto, il Padellotto vada morto in fornacie più, che sia possibile, e quando si vede che perde il colore, che suole accadere qualche volta, se li dia un poco di polvere di scaglia di ferro, che li fa ritornare il colore, e perche questo è colore fastidioso, però si usi ogni diligenza nel farlo, e anco nel lavorarlo.