A fare di venire venere luna di xij. leghe Cap.(itol)°94.
R(e)z(ipe) stagno lib. i. Ariento vivo lib. i. e fà malgama, e lava co’(n) aceto dove sia dissoluto sale comune, tanto che la negrezza sia uscita via poi piglia vetriolo Romano: sal nitro, allume di rocco an’(che) q.6.; et fà acqua forte, distillando per limbicco la quale metti sopra la malgama soprascritta, e distilla, et troverai, la feccia dello stagno, et dello ariento vivo e fatto calcina, Allora piglia altretanto arsenico...-
solimato, con limatura di Rame cioe (sign sextans) lib. di rame, et lib. i. di arsenico, et rimarratti poco piu che mezzo arsenico, e di quello metterai a solimare et macina insieme con altre tanta Calcina, come ho d(ett)o et in Corpora (sic!) sopra Marmo, e poi inbevi con olio di tartaro, et inbevi
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et disecca... per spatio di 7. Giorni. iij. volte di diseccando al sole, o al fuoco lentiss.(im)o, e poi piglia un vaso come e disegnato davanti di vetro, e mettivi dentro la soprascritta materia, la quale sarà nera come un carbone, e lutalo bene, et chiudilo di sop(r)a, in modo che no’(n) respiri con luto sapientie, e lascialo stare cosi parecchi Giorni, accio che sia ben secco, e quando, e secco bene, in sieme (sic!) con la matria che vi è dentro, mettilo in una pentola grande tra le cenere, che la cenere sia di sopra, di sotto, et d’in torno (sic!), e poi fà fuoco di carboni di sopra p(er) cinque di, e di poi fà fuoco di sotto per. x. di, e di sopra ancora come facesti, li cinque di, poi lascia freddare, et cava la madicina del vaso, che sarà come neve, et poi togli detta medicina, et inbevila con olio benedetto, laricetta (sic!) del quale segue, qui da pie, et disecca p(er) una volta, et serba, et quando la vuoi adoperare fondi in Rame et getta una parte sopra. xv. di Rame fuso, et harai ariento di. xij. leghe (unknown sign)