A far di molte perle piccole una grossa Cap.(itol)°147
R(e)z(ipe) lib. una antimonio, lib. i orpimento, maccinalo in sù un marmo, in sieme (sic!), e poni in una boccia di vetro
lutata in fo’(n)do et fà fuoco lento di Carboni, fino che n’esca, tutta l’humidità. Di poi, fortifica il fuoco a gradi, et a poco a poco, et diventerà una massa negra, in fondo della boccia, di poi
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di poi lassalo raffredare, e spezza la boccia, e pesa la mat(e)ria e se sarà una libra vi agguignerai ci’(n)que lib. di Mercurio sublimato con sal comune, e vitriolo romano, et reitera in sieme (sic!) sopra a un Marmo, et metti in limbicco accio s’ ne cavi l’acqua a misura, a modo d’acqua forte, et si servi in un vaso di vetro ben serrato, che non respiri, p(er)che exalerebbe, et l’aria la diseccherebbe, di poi Recipe della d(ett)a acqua, e mettivi dentro, le dette p(er)le, et chiudi bene e tutte si solveranno in acqua, et troverai sop(r)a l’acqua un panno lino (sic!), il quale è il lustro delle dette perle e cavalo, et mettilo in uno altro vaso, di vetro , pulito e cosi farai tanto che eschi quel velolino, di poi getta in d(ett)a acqua due gocciole acqua vite, et tutta la calcina delle p(er)le scendera nel fondo del vaso. Di poi seperale dalle stessa acqua chiara, et R(e)z(ipe) la detta calcina, et mettila al sole, et lasciala ben seccare, di poi piglia la detta polvere, et impasta, con acqua di pelle d’anguille, la quale si fà cosi p(er) lambicco di vetro le quali si in prese, et nate in acqua dolce, et a modo di pasta le tempererai tanto, che possi formare dette perle co(n) forme d’Argento, e con stilo d’argento lungo come e dipinto qui in margine (drawing). di poi metti a secc(a)re al’ombra in una cassettina di cera con cop(er)chio, et q(ua)ndo
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e ben secca, e dura, mettila nel suo lustro, cioe nel suo velolino cavato da p(ri)ncipio, e gnene lascierai succiare come un bambino quando poppa, et quando harà preso il suo lustro, non succera piu, allora cava quella perla et mettila aseccare (sic!) al’ombra, nella detta cassa incerata tanto che si secchi, di poi mettila in un’ pane fatto di amido con fermento solamente, che sevi saranno tre parti d’Amido, vene sia una sola di fermento, mescolata con due cucchiari d’acqua trepida, e tempera co’(n) acqua di pozzo trepida et chiara, e con acqua comune, e metti nel forno quando si è cavato il pane, e lasciavi stare tanto quel pane che si facci ben duro, comese fussi cotto all’hora si caveranno quelle perle, et saranno a tutto paragone, et orientale et e provato.