Medicina Cap.(itol)°149
R(e)z(ipe) urifur(?), Idest cinabro lib.: i, e sole 3.i.; et mescola ogni cosa in sieme (sic!), e macina sop(r)a a un’ Marmo, di poi metti in una palla di vetro che habbia piccola bocca, e lutala che non possa respirare, di poi mettila sop(r)a il fornello in una pentola piena di cenere, faccendo che la detta palla non sia occupata dalla polvere, se non sino alla 3a p(ar)te, e la parte occupata dalla polvere stia sotto le ceneri, di poi dà fuoco di sublimatione, fino che tutta la materia si sublimi, e quando sarà sublimata cava , gli il fuoco di sotto, di poi habbi un altra pentola co(n) ceneri e mettivi sop(r)a la detta palla , nella parte di sop(r)a è dà fuoco, fino che scenda tutta la materia, et cosi si rifaccia tante volte, che la materia non sagga e stia fissa in fondo, il che si farà in quattro volte, fatto questo spezza la palla, e piglia quelche ne dentro, e pesalo, et R(e)z(ipe) altre tanto sale armoniaco a peso, et macina ogni cosa da p(er) se in su un Marmo, e tute mettile in sieme (sic!) in una ampolla di vetro ben grossa, et chiudi la bocca che non possi respirare, e sublimala sette volte in questo modo, di poi R(e)z(ipe) la detta polvere, e mettila sop(r)a a un Marmo p(er) un giorno, e tutta si co(n)vertira
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in acqua, la quale piglierai, e la metterai in una guartada, che non habbia nodo nel collo, et mettivi sop(r)a un’altra guastada, che la bocca del’una venga sigillata dala bocca del’altra, e luta bene le guinture, ma legale p(ri)ma bene co(n) filo di ferro, accio non si possino separare di poi dagli fuoco di sublimatione, facendo che l’ingustada dove è la medicina tutta sia sotto le ceneri, e sublimata lasciala raffreddare , di poi metti un’ altra inguastada in luogo della p(ri)ma nelle ceneri e fà come facesti p(ri)ma, tante volte che la materia rimanga fissa nel fondo, di poi cavala, e serbala, et quando vorrai essercitare qu(ello) sacratiss.(im)o esperime’(n)to R(e)z(ipe) del detto saturno, e fondi, et mettivi sop(r)a una parte sop(r)a. xij. della medicina sop(r)a detta, et haverai oro di xxvij°. caratti, et accompagnandolo con una quarta parte d’oro, si difendera dal cimiriccio et dà altre riprove.