si fà poi di alcuni di essi vna certa compositione con alquanto della predetta vernice la qual si dà da pertutto nella superficie, percioche ci è necessario un letto cosi per cagione dell'aiuto de gli altri colori, al qual le diciamo imprimatura, et ciò fanno alcuni con biacca, gianolino & terra di campane, altri con verderame, biacca & terra di ombra, ci sono molti che prima turano i burchi alle tele con mistura di farina oglio, e un terzo di biacca ben trita, & vela mettono sù co un coltello overo stecca di osso, o di legno, e poi sutta vi danno dua, over tre mani di colla dolce, e poi la imprimatura sutilmente, ma tra l'altre di queste si tiene essere molto buona quella che tira al color di carne chiarissima con un non sò che di fiammegiante mediante la vernice che vi entra un poco più che nell'altre, percioche con glie effetti si vede che tutti i colori che vi si pongono sopra, e in specie gli azzurri, e i rossi vi compariscono molto bene, e senza mutarsi, conciosia che l'oglio come si sà per prova tutti i colori naturalmente oscura, & li fa tuttavia pallidi, onde tanto più sozzi si fanno quanto più essi trovano le lor imprimadure sotto esser più scure. Ma facciasi tutta come quasi di biacca à chi non vole che quelli si mutino col tempo, & vi metta un sesto di vernice, con poco di rosso appresso che similmente asciughi, e dopo che è asciutta si vien sopra quella con un coltello à razzar sotilmente, molto leggieri, acciò si lievi se vi è rimaso superfluo alcuno di colore, si che comparisca pulita, lustra, & eguale, & sopra di essa si dissegna poi con diletto ciò che si vole colorire, overo che si li calca, ò spolvera i cartoni ò che si li batte la grata, come si è dimostrato altro ùe, & perche quiui, se bene i colori son composti diversi da gli altra non vi è però altra regola circa alle mestiche di quelio che si disse nel lavor del fresco, pur ci è questa differenza che queste si fanno sopra le avolette di