Gli uomini per potere portare le pitture di paese in paese, hanno trovato la comodità delle tele dipinte, come quelle, che pesano poco,& avolte, sono agevoli a transportarsi. Questo a olio, perch'elle siano arrendevoli, se non hanno a stare ferme non s'ingessano; atteso, che il gesso vi crepa fu arrotolandole, però si fa una pasta di farina con olio di noce, & in quello si metteno due o tre macinate di biacca, & quando le tele hanno havuto tre, o quattro mani di colla, che sia dolce, c'habbia passato da una banda a l'altra, có un coltello si da questa pasta, & tutti i buchi vengono con la mano dell' artefice a turarsi. Fatto cio se li da una, o due mani di colla dolce, & da poi la mestica, o imprimatura, & a dipingervi sopra si tiene il medesimo modo, che a gl'altri disopra racconti. E perche questo modo è paruto agevole, & commodo si sono fatti non solamente quadri piccoli per portare attorno, ma ancora tavole da altari, & altre opere di storie grandissime, come si vede nelle sale del palazzo di S. Marco di Vinezia, & altrove, avegna che dove non arriva la grandezza delle tavole, serve la grandezza, e 'l commodo delle tele.