Transcription made by hand, some translations of common phrases
piglia de piombo = to take charge
piombo Bianco = white line
piombo bianco fritta = fried white lead
piglia argento = to catch silver
Turchese = turquoise
purificia et aspergere = cleaning and sprinkle
piglia di stagno = catch of tin
Piombo (also spelled as)/ Puimbo
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Begin transcription:
Ricette per fari vetri Colorati et smaltati d’ogni forte havuta in Murano, 1536
Questa libra su dato dal splendid memorandi detto monsu di Alier
Index
A far cardisonio Fol. 1
A far pietre Furchine 1
A far calidonio con Frana maniera 1
A far calidonio per buona via 1
A far calidonio che si chiama code de Faunes 1
A far calidonia Bello 2
Altro modo 3
A far calidonio d’ogni color 3
A far andar via il verde d’una padilla 4
A far un vero giallo senza ferro 4
Altro medemo 4
A dar color di perla 4
A far Bianco 4
A far vero rosso transparente 4
Altro modo 5
A far d’un vetro paumanzo branco 6
A far color di Turchine Bello 6
A far verro rosso d’Allemagna per farquadri
Di fenestra 6
A forbidare un vetro 7
A fare berettino 7
A far rosafiero 7
Altro modo 7
A far molto rosso un corpo 8
A far un bello azurro 8
A cafinar stagno 8
A far rosso chiaro 8
A far verde in corpo 9
A far rosso come un panne 9
A far verre penero per mussacio 9
A calinard ogni metallo 9
A far vetro fenero 9
A far vetro piembo di fenero 9
Lettera spora il ferro 10
Color di perla 10
A far caleidonio f 10
A far gamolin 10
A far azurro et ogni altro metallo 10
A far ferrugine ch. ferro Pavonarzo 10
A far Turchine 10
Altro modo 11
A far zalo come pegia 11
A far vero zalo 11
A far verro de Pr. Nr. 11
A far minio rosso come cenabrio 11
A far fenir l’oro sul vetro et argento 11
A far corchoni 12
A avonciar il Cristallo che non fatti fumo avero sprutti dal 12
A far zanolum 12
A far persegrun 12
A far Turchino 12
A farum bel Turchino 13
A far lettero del’oro 13
A calinare l’argento 13
A far caleidonia 14
A far brugrar lo vetro con lo stagne 14
A farvetrozallo 14
Per fingere un buon biance un Latimo 14
A far Turchine 14
A far vetro rosso transparente 15
A far vetro rosso come Sangue d’corpo 15
A far color di rubio 15
A far fatimo bouhalari 15
A far que color d’moimio che D’oro 15
A far Lanolun 16
A far vetro giallo 16
A far Balaffo 17
A far fornello di guari 17
A far unifiatro senza fatica 17
A far smaleo bianco 17
A far pasta da far smulti 18
A far buon giallo 18
A far vetro Sanulum con buona maniera 18
A far clionis che fia come sue di pavone 19
A far smalto roffo 20
A far Zanolum 20
A far verde de Zanolum 20
A far verde che fi poth lavorare un corpo 20
A far musavo rosso un corpo 20
A far bello azuro per musaus 20
A far musaus morello 20
A far manichi di cortell belli 21
A far verderi corpo per musauio 21
A far prombo tenero 22
A far mannichi el tortello 22
Per il vederno con buona mannera 22
A far vetro roffo un’cuerta per musaccio 22
A far la carnseson 22
A far musacio d’oro 23
marg. Ned’alla fine Dell inbue a querto segno che è posto quello che manea
A far beretum per musacio 23
A far carnason Latesina 23
A far carncason rossa 24
A far verderin’corpo per musacio 24
Altro modo 24
Smalto roffo un’corpo 25
Smalto negro 25
Smalto Zallo 25
Smolto morello 25
Smalto bianco 25
Smalto aZurro bellissimio 26
Pasta da far smalto 26
Smalto rosso un’corpo 26
Per far Zanolum 27
Smalto Branco 27
A far smalto Pavonarzo Zallo uiluto et d’ognisorte 28
Smalto rosso in corpo 28
Verde & grallo enza ferro 28
Vetro di prombo 29
Zanolimper biona maniera 29
Falisinio 29
A far roserefier 30
Rosso trasparente 30
Calidonis de varis color 31
Rosso d’Alemagna 31
Balaffo 32
Zallo per far Balazzo 32
Che l ‘azuro non h’rouersa en smalto in su largento 32
VVetro Rosso d’Allemagna & Rosecefier 32
A far calidonio per piú modi 33
Colori.
Color Bianeo 35
Color negro 35
Color rosso 35
Verde 35
Verde pui chiaro 35
Azuro 35
Giallo 35
Niolato 35
Color Brasalis 35
Color a modo di rosette 36
Color increis 36
Color che pare oro 36
Color aureo 37
Color del quale di fanoo le levere che si leggano all’osecuro 37
Modo che fi tione per applicar loro alla carta 37
Color Tanardino 38
L’arrhima 40
Color Bianco 40
Per far vetro 41
Bianco di Rame 42
Misfura d’oro & argento 43
Color d’oro 45
Color bianci 45
Color verde 45
Color rosso 45
Color come cinabro 45
Color negro 45
Color vitrino 46
A far smefatso 47
Primo color per impetrar h’uesi di Terra 47
Color aureo 48
Color d’oro ottimo 48
Auro azuro 49
Color Bianco d’stagno 56
De deauratione de vitro 58
De marmore et vitro desaurati 58
Fintura d’oro 58
Servitura sopra marmore 58
Devurar il ferro 58
Coloration d’oro 58
Come il Stagno 63
Come il Piombo 63
Come il ferro & rame 63
Come di prepara la magnefia al color 64
Come la marchascta 64
Come La Tutra 64
Come La endanica 64
Come la andrimia 64
Come l’azunie 64
Come L’antimonio 64
Come LiAlathia 64
Come l’Almartael 64
Como la chimad’oro 65
Come La catimia d’argento 65
Come il Zinabro 65
Come il piombo 65
Come il Singar 65
Come il vitriolo 65
Come l’argento uvio 65
Come il solfo 65
Come l árseneio, sal armoniaco sale di gemina & sale ineta 65
Come la pietra Alfasa 65
Confection de Colori
De Pietra Piabel 66
Allefeslation de prima colori rossi 66
Color d’oro 66
Dell Colori che h’confettono con largento 67
Primio color con l’argento 67
Color d’argento 68
Color di ferro 69
Color di Rame 70
Color di Andanitza 70
Color d’oro 71
Color negro 71
Color rosso 71
Color di cinabrio 72
Color di prombo 72
Color biane 72
Come d’prepara la magnesia 72
An che maniera di fa il color Bianco 73
Come il averde 74
Come fifa una puetra perrio fa verde 76
Come fi bruscia lauriealeo 76
Color in forpatrio 76
Colori m’uasi di rame o argento 77
Color d’oro nel vitrio 78
Come il fa lo stagni un modo dárgento 78
Come fifa lo piombo biancio 78
Mistura d’argento 78
Come l’argento al assomiglia all’oro 79
Come l’argento di fa oro 79
Color nigello un uevro 80
Color di Zafiro un vetro 80
Color d’oro sopra h’uasi di vetro 80
De Limo 80
Come di da si sole 81
Altro modo 81
Come si fa la Luna 82
Come si sorui con l’argento uvio 82
Come per formar le piotre perciofe 82
Per nigellor il vetro 83
Come si fa l’oro verde 84
Como il roffo 84
Come il Branco 84
Come il negro 84
Come il verde 84
Come quasi russo 84
Come quasi cenebro 84
Color Craichaeh 84
Color d’oro che h’chiama muse b. 85
Color di stagno 85
Color citrino 85
Color aureo 86
Color per uasi
Color verde 87
Color Branco 87
Altro 88
Come fifa l’argento 88
De primo per far argento 90
Al medesmo 91
In altro modo 91
A far l’uasi di fallo 93
A far il corallo 94
A far l’ombra 94
A far l’uasi di frallo 94
A far il Coralla 94
A far l’ombra 94
A far carnasm 94
A far muscius rafoo un morella 94
A far un bel violetto un quaon da finiestre o vero su l’argento per coverta a musiachi 95
[230v]
A far calcidonio
Piglia libre 100, di saledi Cristallo, & libre 130 de cogoli de Divino, Butra in Padella, senza far fritta, come sara cotto, sarea giallo Biccato contro il fuo argento, & il fuo stagno, ella prima, mettil il fiuo stagno calcinato Lib. 1 ½. L. ij. Di vetro et Laffala per quatro di, & poi mectili il fuo argento, & le torra lib. 100 di sal di Christallo, Lin. 100, di sogolo di Divino, & Bcca in fuoco, & poi falo chiel le faza,
A far piere Tuchese
Piglia rabits ch. Habbia buon colore, cio e buon Turchino, poiu [iglia smalto, & fingilo con guello ramo che fu tengo, fo rabito, poi meta d’uno, e dell’saltyro in pobella, en mettera bone per fin che siano bomne incorporato infiemo poi staloinpiastre, cabite d’all tanto smalto che habia corpo affai, et sufficiente, ma il fioppa fatimo il fara vereggione, et il poco il fara biancegar con definitione et dalli fanto smalto che habbia davon zo corpo et el mon verdeza.
A far calcidonio per una strana manera
Piglia boloaminco Lob. B. Zanabrai Lib. 1 = rame
Binfaro Lib. I argento fino onza.1 solforo f. 1,-
Perla ogni coga ondiemer, saludoche l’argento
Violi effere in fobie soccili, & molto fine questto co dioga uno croselo, & lasualo forte per fui chi il Zoffroro sara cponsumate, quanto chi el sara calinoro prava furar l’argento, solo in vetro, o ultramente getta ogni cosa calimato perche ogno mos fam racidonio, ma un pio bello altro, La pasta sel vetro queste fiore cofi faro Tagli fanitalin L. 8 di vectro & puimbo Lib. 4 graloefen die vetro di [piombo Lib. 1. Bucta la tua medicina in questo vetro, & le tu di aggionegarai un poco di stagno calinato para meglio.
A far falcidonio per buona via
Piglia fritta di cristallo che habbia achapo acapo frida, per Lib. Pro piglia monio che mon dia di L’acca. F.25 accompaga ogni cafa infrence
Batta va fornaie, quando La sara clara ogni una poca parte di stagno calcinato, &. Che fara buon colore senza l’argento, &. Con l’argento fi fara pui cello,
A fare calcidonia che fi chiama Lada di Pavone
Argenot fin. Onza. 1. Bisogna. Che tu masini come fali corpo pone questa malguma con onzi. [231r] Di dale commune et metti in una pignata a un gran fuoco per hore fre, o quatro, tanto che l’argento uno fe parte, se consuma gesto argento, quillo che l’argento vivo te parte, fe consuma gesto argento, queello che rimane fara calinado, mettilo da prie, &. Fa por poi coh., piglia onz. 2. D’argento sublimato, & on. 1 di salrmo video et on.1 di cinabria, & oncia ½ di salfro, Fritta ogni cofa insieme in una Boccia Luttcita, et Sublima, cio e distila e quando farad distillata, forna quelle aique sopra Le fee vi la boccia propra, & distilla in questo mocinque, o sei volte, et pio, perche quanto pio lo farai sara meglio, po fogli quelle fore che saranno vinnase voi fonda della Boccia che saranno berettine, et mette quella Feccia in vetro oi prombo che fia un questo modo, Lib. 1 di vetro commun, o vero Cristallino che sara meglio Lib. 2 di minio et on 4. I Latimo frita infeme ogi cosa, et mettilo un pabella, quando et Sara ecto sara in color grallo, all. hora priglia oncia 1. Della sopra detta medicina, cide l’argento calcinato, et Buttalo un La padella,& farate bel caleidonia, & fe tu gli grongerai un poco di stagno calcinato fe fara meglio annifadore. Che questa medicina fu la poi mette vetro che tu avoi.
A far calcidonio per buon via bello
Rogh vitriol Romano mettilo a bolli spot lafsadar a fonfo, & togli l’argento chiara et distilla el fe rimane in fondo una rosetta sugala, & salual per foglisangue di Drago, & fa il medifino, & poi togli antimonia & fallo bollire in aeque di vita, & in acetto distallato, et cava una risetta come quello disopra poi fogli L. 1 di cadauna di queste & ffain aqua fatta et L. 2. Di vitriolo, & L. 1di salnitro L. 12diu finabbrio & quando tu haverai fatto questa acqua butta dentro a dissolavere on. 1 d’argento di copella, sara qui insiemo con quello cose sopradette et quando l’argento sara disciolto farui seccar l’; acuq di fuera, poi mette questa polvere nel fuo vetro come ge fio detto,
[232r]
A far caleidonio,
Piglia Lib.1 de stagno, L. 4 di sale comune funde insieme et fienlo tanto in fuceo chi il sale di soncuma pot togli di questo stagno on.1 et fonde infieme, & lassalo stare per menst’hora in fuoco, & sara tutto calcinato – l’argento et il stangno indieme, po l’ogli gusta calcina, & frittala sottilmente poi mettia in una pavelatta vi vetro di prombop, e come le fuso buttali tanta calcina che tu averi, mette a et uali grongendo del Cristallino apoco a pocper fin che le a tuo merda, & aquesto modo tu poi fara pui colori, et quaando tu li hai – gronto tanto Cristallino, et quando tu li hai- gronto tanto Cristallino, et quando tu lihai agionto, et el venga qunti bianco all hora mettich rame brusato ben brisato, et fara ceolor di Turchefe befte per mettere m’annello, et buttali dentro quest poliere et Cristallino sereo senzo vetro di prombo fara deb caleidonia, quando tu lavorai fach il fuma la tova et sel parera chiaro, el fe mettera pora poliere, po benzi con rame be brufato et fara Tuchelle belle,
[233]
A fare Caleidonio Bella
R sal di Cristallo L. 100 & sabion de santo abraer de Jenusa femme lib. 100 mestera insieme butta in padella, come le cotto, butta dentro – ‘argento ciseolto in aque forte, per come e avolto buttal dentro stagno calcinato, fa bel colore, et se ta lo averi pui grillo mettili – den per ogni diere libre L.1 di stagno calcinato disciolto senza prombo, & lasciate stare in fuoce per octo, o dice gionro che fa ben cotto et polito, poi metti centro di o quatro oncie di mammia brugatio con -gamen
Gamente in fudeo poi messeda, & venera pien de colori pavonazzi, azuni resh, & se tu buttarai della seayq di ferro cina Lib. 9 & masseta per lasalle star per due, o fre chiarira, farase d bel bianco et giallo del buon color, ma subbito che tu le butti il ferro venra brutto, ma lasciale , ma subto che tu le butto il fero venra brutto, ma lasciale unocere bene et se fara bello,
A far andar via il vero d’una padella Piglia Lib. 1di stango calcinato, & Lib. 2 di salfore commune et metti un una bouia a sublimar el selfaro marira tutta la chaia che romane in fondo, e mettine asifertione ò in verde, ò in bianco, ‘` in che color che tu uni et fara bianco.
A far un vetro giallo senza gerro. Senza i ltuo vetro con ramina calcinata, cioè brasata, dentro una poca cosa se selfara frato come stara qui spora , ogli Slfaro, arsinico, sal di Capriello L. 1 pista imuna boccia mettile a buon fauco et Lasciala stare per un di prui che ti fomein questa spatteria al fuceo el sara prui prisa questa matteria et sar bel gialloin ogni uebro-
[233]
A far un verde senza ferro
Tingi il tuo vervro con ramina brusat per tanta fume Catina sottifmente a poco a poco tanto che vinga el tue colore
A far verde senza ferro,
Tingo il tuo verde con riman, et per pette un una bouis di solfaro F. 2 di arsini L.1 di sal alcali et pesta infieme & fiene al fuoco per un di per rompre la boei et frida la matteria, & fornela in un'altra bouia per un altro di, poi buttala un padello a poco farai bel colore,
a far verde d’altro moda,
Tingi con ramina il tuo vetro che habbia brusato dentro, o vero qui gambetti dii fastron
A far color di perla
Habbi penni di Galline & fa un fascio, & buttale in prabella, & messesa, & fara colore, ma il vestro vuole effere bianco & sara colore di perl.
A fare Bianca
Habbi latua padella in fuovo quanda lei cottogeta dontro azuro, prui che gi getter, pruio venira scuro, et manio che tu ne gettera venera
[234]
Venira prui e chiaro & amor di color di corpo li che con questa maniera sfifa 6 & 7 gradi di colori
A far vetro rosso transparente
Piglia sal de grapola, o veramente grepola brugiata bianca L.1 sal di Cristallo L. 1 de vero de priombo. Lib. 1& Pogoli de Tersino L. 3 impasta,& fane fritta insieme et mettila in un padelate quando el sara cotto, gettile dendtro u pero Distagno con un poco di fritta per che viene meglio , et quando el sara paliso grongi dentro rogno buriganto con un poe, et quiando et sara colado firalo ancora in aqua, et fa come hai fatto fa prima volta 4.o.6
A far uestro rosso dela Alamagna per far quadri da fenestre et far Caleidonio bello,
Per vetro di piombo L. 10 vetro commun L. 10 et butta in pbella come Che’cotto butta ventro rammina non brusada a discretione ma bonamente lasciala auscere, & pei butta dentro greppola pista buonamente, tanto che late favia il vetro a modo de un sangue a vederla in el filo, & se momn fotte rosse a modo di sangue aggioni dentro della ramina et della guepola che venera ver rosso some sangure vitorna il vuetro al fuoco, & dapoi che sar greddo et feneto tanto che se favia come sangue
[235]
A far rossa delle’Alemagna
Piglia chara del Pismbo L. 100 Logoli da Verona Lib. 33 offo brusato Lib. 7 butta in fuoco, & messe da spetso et faratelo per musaio, & se tu uoleffi musar agiongeli manamese, o ferro,
A far d’un vestro Pavonaroso Bianco. Piglia battitura di ferro, vioè scaire che casa chino Lavordanga battendo il ferro ho l’ancudine
Omnia 1. Di questa battitura posta dentro una padilla del vetro che cia tanto quanto fe fe vuole o poco, o assai tinto pot sessia una volta anche duo sara bianco bello,
A far Turchesi soria
Piglia il stagno,& dissobrulo m’acqua forte quando brai diffolto el unr al forado in calina bianca, vora fora l’acqua e lavola con questa de pocha pot ingrata lo con sat deo Cristallo, poi fugalo & pistalo accompragnalo con gogola,& poi fa frutta,& poi fonato et poi fenzalo con ramina brugiava che ha stata un fuoco messia et haberei bello Turchese.
A far color di Turchese belle
Piglia il fuo smalto bianco fatto di priombo et stagno, & finto con ramina, per pianamte come fe fa el rabiolento con ramina chesona in buon color, cofi dai pastelari i palini, ma non li laffar troppo in fuoco perche el perro il Color, poi tu mesterai uno pade-lotto rosso, butta il dentro dell uno dell’uno &dell ‘altro a poco a paco con lasta senza fumo & guarda a mettere tanto smalto che habbia buon corpo, et piu latimo che tu
[236]
Li mettera eioi smalto, el fara pui corpo ma el sara pui cerde, si chenon livar anche tanto corpo che fy li quadi el suo colore, el uorra semanero sul suo color de rabits haver corpo,
A forbidar un uestro,
Piglio verde Bianca che viere dat Vicenza che hi bianchegga li Bocalia Pretra
L. 50 & cogoli Cristallini L.50 sal or Cristallo Lib, 50 & fane una fritta di Cristallo Lib. 10 & fane una fritta, acramenta frida infieme et butta in pavella et fara torbeso,
A far Berettina
Piglia caia di prombo L. 100 ergoloba Verona osso brigato L:.7 buttalo on fuoco & merseda susa, & famte per musaico, & fer tu assai, mutare agginge manganese, o ferro,
A far rosafiero m. 20 Zamatisata de Genoa diseo salt fatto.
Piglia cristallino et gallo fenere cio edali una manco partie dell u fato de fogol. Percee el dia fevero, & butta in pabella, et come el data potato firal m’aque per b. 07 ifste p/ 8 Piomno e 8. Stagrio di fiantra on 6. Et fame ca;oma & pescalco menuaba & pia glia di questo uebro, che fira sti m’agua on 12. & piomba on 1. Della detta calina di piombo et stagno, & one 6. Di Tartaro b
A far la pasta, riglia gregola brusata L.50 Gogoh. L. 509 et la fritta &Lime gosa L.100 Logo L.90 et fa frutta. Lavaza perte, del altro, o inseme come le priare et priatra meglio da per le per metti a acocerci gusto vetro, & poi cavelo in aqua et perstalo mi l’aqua a meso de forge, er lavelo per fin che l’aqua di anetta et poi perdame Lib. 4 & metilo uni fuoro per hore b.i.o/.@
[231]
Perfta ogni cosa infieme, salus che l’argento uvle effeere in foghe socci gli, & motti fure questa cose dentro uno crossolo, & lasialo Stare per fin ch; il zolfuro saraa consumato, quanda chi el sara calcinare proca buttar l’argento Solo in vetro, o veramente guesta ogni cosa calcinato, ma un piu cello dell’altro, La pasta del vetro avuole a fiore cofi faro Togli Cintalin L. 8 di vetr , ee piumbo Lib. 4gandolin di vetro di piombo lib1. Buta la tua medina in questto vetro, & fe tu Li aggiongerai un poco di stagno calcinato sara meglio
A far calidonio per buona via
Piglia fritta di Cristallo che habbia achapo menga trida, per Lib. 20 piglia ammio che mon fia di bianca L. 25 accompagna ogni cofa infieme et butta feroque, quando la sraa solada zonfler una pocar poarte di stagno calcinare , & te fara buon colore sendza l’argento, & con l’argento ti fara pui bello
A fare Calidonia che fi chiama
Cafa di Paume
Piglia argento fin. Onza q disegna che tu masena come fali poi pone questa malgame con on 1 di sale commune et pretti in una pignata a un gran fresco per hora fire, o quattro , tanto che l’argento vivo te parte, fe maconsuma gesto argento, quello che dismane dara calidmadio mettile da pie, & da poi cofi piglia onz 2 d’argento sublimato con 1 deisal arno mido et on 1. Di cinabria, & omnia di fol, di sulfero, Fritta ogni cofa insime in una Boccia Luttata, et sublima, rio distala et quando sura distallatea, tona quelle aeque sopra le fere in la bovia propra, & distillai un questo meodo unqui a fei vole, et pui, perche quanto pui o farai sara meglio, po tagli quelle fote che saraino rimane in donfa delle Bovia che sraanno betteine et mette qualle becia in vetro di piombo che ha en questo modo, Lib.1 vetro commun, o vero Cristallino che sara meglio Lib. 2 di monei et on 4 di Latino frita infieme ogni cofa, et mettilo in padella, quando el sara etto sara in color, giallo all hora piglia onia 1 della sopra detta messina cide l’argento calcinatao, et Bittalo in La padella, & fa rate bel esimete, & fe tu gli giongerai un poco Di stagno calcinato fe fara meglio avvifandose
238-243
Perfta ogni cosa infieme, salus che l’argento uvle effeere in foghe socci gli, & motti fure questa cose dentro uno crossolo, & lasialo Stare per fin ch; il zolfuro saraa consumato, quanda chi el sara calcinare proca buttar l’argento Solo in vetro, o veramente guesta ogni cosa calcinato, ma un piu cello dell’altro, La pasta del vetro avuole a fiore cofi faro Togli Cintalin L. 8 di vetr , ee piumbo Lib. 4gandolin di vetro di piombo lib1. Buta la tua medina in questto vetro, & fe tu Li aggiongerai un poco di stagno calcinato sara meglio
A far calidonio per buona via
Piglia fritta di Cristallo che habbia achapo menga trida, per Lib. 20 piglia ammio che mon fia di bianca L. 25 accompagna ogni cofa infieme et butta feroque, quando la sraa solada zonfler una pocar poarte di stagno calcinare , & te fara buon colore sendza l’argento, & con l’argento ti fara pui bello
A fare Calidonia che fi chiama
Cafa di Paume
Piglia argento fin. Onza q disegna che tu masena come fali poi pone questa malgame con on 1 di sale commune et pretti in una pignata a un gran fresco per hora fire, o quattro , tanto che l’argento vivo te parte, fe maconsuma gesto argento, quello che dismane dara calidmadio mettile da pie, & da poi cofi piglia onz 2 d’argento sublimato con 1 deisal arno mido et on 1. Di cinabria, & omnia di fol, di sulfero, Fritta ogni cofa insime in una Boccia Luttata, et sublima, rio distala et quando sura distallatea, tona quelle aeque sopra le fere in la bovia propra, & distillai un questo meodo unqui a fei vole, et pui, perche quanto pui o farai sara meglio, po tagli quelle fote che saraino rimane in donfa delle Bovia che sraanno betteine et mette qualle becia in vetro di piombo che ha en questo modo, Lib.1 vetro commun, o vero Cristallino che sara meglio Lib. 2 di monei et on 4 di Latino frita infieme ogni cofa, et mettilo in padella, quando el sara etto sara in color, giallo all hora piglia onia 1 della sopra detta messina cide l’argento calcinatao, et Bittalo in La padella, & fa rate bel esimete, & fe tu gli giongerai un poco Di stagno calcinato fe fara meglio avvifandose
Ik ben zo moe ik kan niet eens meer tellen
238
Mefeafa queste due cose infieme, & butta dentro & messeda presto & quarta chel mon vola uias, & Lassalo stare per quatro o fei bore, & poi cavalo in acque & lavelo come di sopra, & tornalo al fuoco & - Lasallo stare per hore 6. O 8 poi habbia mis de rame frussato lavala a un quatro de una gronpola cruda, e butta de queste due cose dentro et messefa bene, & opi butta una de ramina de Lapis amartis ch. Elfia calcinato et lavato con altro tanto sostersysfy quanta magnanese perche el dia rosso ad ogni modo el vule siere un pcoa & sel fosse chiaro gionge della poliere per fare ch’el sia a tuo modo
Io protesto che ho seritto questo Capitolo di sopra et mon L. ho infello perche colui che l’hasitto mon L. ha anteso aner la;
A far smalto resso in corpo
Piglia vetro che habbia dentro un terzo de grepola, come ef fanno, a smalta,& lira in acqua vitto, o diere col , oi metterai questo vetro con stango calcinato ben futile & poi getta ratone brugatio tanto ch’ el piglia il suo colore, habbiamente che quando tudoni, rpouib, el filo sara bianco * fa li maniere di rosichiero anche buona pasta
A far un bello Azuro
Pgiglia il fuo zo faro fino et frittalo inbuiolo con olei di Tartaro , et deffualo, inbeciulo di fessalo per una volta, in fuore poi fongi il tuo vetro con esso & sara bello
A salimaro stagno,
Mettilo nella fornaci per un gionro, & e buono et da far genolim quel garo ch fe fa alegro
A far rosso chiaro
Piglia vetro Cristallino & metilla in fuoco a colare et firalo in aecqua iotto o dieve uobre poi piglia una grapola & brusale tanto che ha nera, oftere, piglia del rame, & brusalo, & piglia sel minio, & messolariai questo cose infieme & fi butterar nella partita miscelaino bene, & quando havura fatto il suo colorai mori sex perdi ma sappi chequesto cose uogliomo essere frisate, & che prima hai a porre La gripolla & poi ramo et all ultimo il minio & sara buono colore
A faar verde in corpo
Tingi la padella tutta verde con ramina & pui buttaghli della partida del Latimo serra fritta et verro verde
A fare rosso come panno
Tingerai tutta la padella die galla forte & quando sara tinta porrai dentro del rama bugiato che fia roffo, & verra buon colore
A far vetro fenero per musacio
Piglia una pradella di evetro communie tinta di galla, con un ferro, & aggioni altro tanto piombo con il vetro, & a poco a poco porrai il piombo conel vetro & mpo Lasserai uvereo
A calcinaro ogni metallo
Piglia una parella in renere famglia nel gle porrari denctro quelle vonczei calcinare, o fia feroo, ‘o ramo piombo, argento, o oror, & fa che ha nel fonda del uaso di vetro orognimento o vero assin sulmatio ch’el dia ferro, o ramo piombo argento, o oro , & fa che ha nel fonda del uadi di uetro orangimento oveo asinco sulumiato ch’el dia alto meno ‘duna scheine di costella, & fimilmente di quello disopra, et cava fa carnere della betella tanto levera il uafo di vetro fi che la enere fra un vito di sopra del vaso Et fa fuoco di carboni so la cenere et li caleidoni deffano efere uno someffe alti, & oui umvei hore sara en lunaro
A far fenero vetro
Netti del vetro in una paseletto in fornace & piglia del tartaro brusato, & peftolo mimuto, & gettalo nel padelotto sul vetro & se nom basta una volta a farlo fenero gettilo quattro in acquea fredda et sara fenero et questo a fenero & busco et propra da far color di perle
A far vetro fenero
Fa una partit in vetro commune & dagli manco cagola che poi perche la lune possa portare a far la tua fortata & pagetta in una patella, & quanto sara xoffato causale furoi, & pestat, & piglia un'altra pastre de Lume coeme fe fosse tutte cogola & falla fritta come fausti prima, et mettalo infuoco, & sara fenero, & fe una volta non basta, sesta questa partita tre a quatro volte.
A far vetro di Piombo tenero
Piglia piomba calcinato a fornella Lib. 4& cogol/cogoli L. 1 & mif cofa infieme & fritalla frittata, & quando la frittata sara fatta mettila ont padeloto, & sara faenero
A far letere sopra il ferro
Piglia una piglia et destendi cera & fula sottile sopra la pigna & tu questa cera cana le lattoverde secundo che tu corraoi & quatre
De haverai cavato Le lettere ingi in suolfi mato et bagnalo con aceto fotto, & mattil dopra il ferro o’rame o sopra quello che uvoi et bagna la Pigna i aceto, & ti vetra fatto quello che avraoi
A faro ceolor di perla
Metti vetro comune in formare ma el Cristallo e meglio, et quando el sura cotto piglia una grapola che ha ben brusat bianca & gestala monuita, & getila cosi in perliere soopra il vetro, & gettane duo o fie, o quatro volte & sara bianca
A far calcedonis
Piglia l. 100 di Cristalo & Pistalo minuto et accompagna con bonn L 50 ter minus, & messsa infieme a quatalo in fuato, & quando e policto getta una perola karte instagna danti che ha giallo fara buon calcidonio, la pa te del Cristallo uvole e fiere tenero
A far Ganolim,
Piglia perdita di Latimo bello L. 5 minio L. 4 cogoli L. 1 et metti insieme ben fritado sottil mettilo in gran fuoco, et vero ganolim bon, et cofi vede, ogni altro color,
A fare azuro, & ogni altro metallo
Piglia l’azuro, & del sale comune dentro, & messeda bene insieme, & poi mettilo in una pignata in uno fuco mezano, & lassalo stare gionri tre o quattro, & druenara chiaro et bianco come argenot, pestalo dentro il – tue uestro
A far ferugini di ferro pavonarzo
Pesta il ferugini & mettilo dentro una bovia con aequa forte, & quando sra bussato stilea fuoril’aeque per il lambillo el ferro restara in fonda della bovia et questo e buona fare buon giallo in vetro
A fare Turchese
Piglia Latimo libre due stagno un nquarto piombo libra una & un poco di vetro azuro & messeda tutte queste cofe infieme, ben frette & minute & gettale in fornaeie, & sara buon Turchese
A far vetro tenero,
Piglia Lune chatina tutta grappoda, & dal a eavu quando tu haverai tuttu il tuo vetro pesalo un ‘altro volta et piglia an che lume tanta rocha grossa, & in ben L.100 et cogol L. 50 et dagli L. 50 di questo vebro presto & fe tu la vorrai pui fenere rasoppia piu fiate questa mattria,
A far Turchese
Piglia Cristallo tenero, & tingilo, & azuro chiaro et poi getta l’argento calcineto, & quando el sra ben cotto cavalo in aeque, & pestala et dai la parte del Latimo che fa tanto piombo quan stagna, et uvole essere di rei di calcina P. 15 de vetro fenero el forna pesta in fornace , * tari buona Turchesa, & avu le effere buona partia
A fare zalo sme pegia
Piglia una lira di Lume polcensa sottilmente pigliar benLIre 2., ede cogoli de Tefum Bianchi sasadi sottilmente * messeda queste due folvere insieme, & mettile in fornace a color in sieme, & verra buin color
A far vevro Zalo
Piglia lire cento di Lume cattine, at piglia lire cento di Sabion de margore, oue dare piu sabion di la porta & fane frita, & dorpo fatta la fritta mettila in una fornace a calare., & tengila on ½ fornase trido sotlm. Te che ha recotts, & fara giallo, bello.
A far vetro de Pr. Noster gialli
Piglia cogol libre F.0 & piombo Lire 40 che ha calcinato et fridato & messeda gste cere in uno, & getta in una padella, & Lassa fondere, & sara buon zallo, & fe tu lo vuletti pui fenero metti pui piombo, & fe tu lo uobessi pui duro metti maniop biombo
A far minio rosso come cenabris Piglia sal comune & mettilo in una calsara a bollire, & poi colato per uno feltro & cavato L’acquea fe consuma & rumiarra L’acque il sole et piglia una cogelo, & metti il sale dentro uno de due altramente biancha in peti et meti sal sale, et metti anco del sale fu la bianca, & fa tre o quattro saliero a questo omno da, & mettilo in fuseo p pruelo foga, infra noue diet sara fatto
A far fenir l’oro sulvebro et L’argento
Piglia acqua netta, et Latte di fighe, & mescola insieme, & piglia anco del beraso, et bagna il vebro con ella infiem et poi mettili sopra et fe ferra, & fe non fenifte metti d’entro un poco di verderanme
A far aborecon
Tuo Lemadura de sal & brusala, & poi brusata la frida sottil et questo fa buon zallo
A conciare il Cristallo che non fatti fumo o ver spuda sal
Piglia Lume de rocia & mettilo a Boglio & fare Liscia, & sale come fe fa il cristallo et accompagnare di questo sal be dire in un cento di sal et di cristalla & fara La sua partida secondo che comincia et verra pui bianca, & mon spudera
A fare ganolim
Piglia pertita di Latimo bello L.5 minio L.4 cogoli L.1 et metti insieme ben fritado sotil mettilo in gran questo et verra buon ganolim – et cofe verde & ogni altro color
A fara ferrugine di ferro Pavonarzo
Piglia il ferrugine pesto, & mettilo in sale commune per L. 30 & solfere meta, & poi messeda ogni cosa infieme et iompastalo con aceto et fa pane & metti questo pan in tanto fuoco che stai roffo per optto o ver dieve giorni, & quanto pui starch srar meglio
A far Turchese
Piglia perdia di Latimo che fia tanto pierato quanto stagno et artanta frittata di cristallo et Latima, et poi mettilo in fornace et quando et sara coffato abcuelo aniora con stagno et poi da tanta ramina be brusata che basta a buon colore senza azuro
A far Perseghim
Tingi il tuo vetro p avonarzo & getta poi la partida del Latimo de vetro, & tu vpasta ch vetro che haverai Pinto, et mettigli L.1 5 & ben diece pertita di Latimo ch fa tanto piombo quanto stagno, et mettilo acolar et frido avanti che tu lo metti et questa e buona maniera perterghim
A far Turchese
Piglia pertita di Latimo che ha ben dieve di piombo et ben nouve di stagno, & habbi vetra tenero tento con ramina senza ferro, et che habbin un acoro cruda et perftalo, et mescola con questa parte de Latimo ben frida sotil quanto tu poi, et getta in fuoco, et quando el sara colorotta abbeceralo con stagno perche el stagno fa bianco et dece etter fribato ben sottilmente,
A far bello Turchino
Piglia calcina di Latimo che ha tanto piombo quanto stagno et piglia di questa parte ben duoi, et piglia ben dice cristallini et mettilo in fuoco, & quando el sara polido, tengilo con un poco di azuro, & fe tu avoi che habbia un poco di viola aggiongi un pcoo di manganese, se tu lo uvoi resure al Turchese agiongi ramina brugiata sensa anganesa & verra perfetto colore
A far Turchese
Piglia calcina di piombo et de stagno tanot – d’uno quanto dell’altro con poco manco stango che piombo, in be diece una manco di piombo et dai perdita di Cristallo, pui tentro che tu poi et metti dieve di calcina dodece de Panbeto de Castron & impasta tutte queste cose insieme, et farai frittata qual fatta gettila in fuoco et getta ramina dnetro et meglior maniera che ha tegnir con argento calcinadrio, & sieme meglio
da poi aggrongi etro on.1 destagno, lavado per haver La soprezo di esso er voler etter sta. Calinato a pove a poco perche vima berettino et fe fette bianco el mon e buono pigliane on. 1 diminio on. 1 chel nonchia di bianca & manera a queste die cose infiem & butta dentro & messada presto & guarda chelmon verla una de ramina de Lapis amantis che eltia calcinato er lavato con altro tanto sosfersyto quanto lavera del fosse rosso, zonsti un pouw di manganese perche el dia rosso al ogni modo el uo le fiere un poro & felfosse chiaro gionge della poliere per fare che’sia a tuo modo.
Lo protesta che ho seritto questo Capitolo di sopra et mon l’ho instefa perche colui che ll’habinitoo mon l’ha contrest encor la’
A far smalto rosso in corpo
Piglia vetro che habbia dentro un ferzo de grenpola come fe famo a smalta,& fira in0-aqua otto, o dieces ulto poi unetterai qusto vetro con stagno calinato ben futile & poi getta rame burgatis tanto che il priglia il suo colore, habbia mente che guando fu borni prouib, el filo sara biano & gusta fi maniera di far rosichiero anche buona pasta
A fare un bello Azuro
Piglia il fuo za faro fino et frittalo in beuilo con lib di Tartaro, et dessualo, inbeuilo, Disfrucato per una volta,in fuoro poi fingi il fuo vetro con esso & sara bello.
Falimars Stagno
Mettilo nealla fornace per un gionro, & ebuono et da far genolim quel garo che fe fa aliegto
A far rosso chiaro
Piglia vetro cristallino & mettilo in fuceo a chiare et firaloin aqua otto o diece cuolte por priglia ina grepola ( brusala tanto che la nera, oltre priglia del rame, & brusato, & ppriglia del anisio, & meessolarai questo core infreme & hi butterai nella pasetta mestelano bene, & guando haura fatto il chio color caua hubri il tutto acio quel colore mon fe perdi ma sappti che queste certe uigliono essere fribarte, & che primahai a porre la gripola, & poi il ramo et all’iltimo il minio, & sar buono colore
A far verde in corpo
Tingi la pastella tutta verde on ramina & poi buttagh della partida del Latino secca fritta, et vera verde
A far rosso come panno
Fingerai tutta la padella chi galla forte & quando sara tinta porrai centro del ramo brugiats che fia rosso, & verra buon colore
A far vetro fenero per musaccio
Piglia una prabella di vbetro commune finita di galla, con un ferro, & aggiongi altro tanto prombo calcinato, & a poco a poco porrai il prombo con il vetro, & mon Laserai cuovere
A calinare ogni metallo
Piglia una parella di uenere familata & be frata , et priglia un vaso di vetro bel gle porrai i ventro quelle vossai calcinare, o fia ferro ‘o ramo, prombo, argento, o oror, & fache fia met fonclo del uase i vetro orognimento a vero arsinico sulmato ch’el dia alto meno d’na schema di exstello, & fi milmente di quello disopra, et eaua facenere della getella tatno levera ol ueso di vetrotro di che la ernre fra uno dito di spra del vaso et fa fuoco di carboni su la cenere et hi cavedonn debano
A far finero vetro
Metti sel vetro in uno prabeletto in fornaie & priglia del tartaro brusato, & pestalo mminuto,& gettalo nelprave lotto sul vestro & se non basta una volta a farlo tenero – gettila quatro in aque fredda et sara fenero et questio e fenero & buone et propra de far color di perle.
A far vetro fenero
Fa una partita di vetro commune & sara tfenro, & fe una vetro non basta
A forbi
A far costachievo
A far la pasta, piglia gropola brusata, L.50 Gogoh L.65 et fa fritta & lunecosa L.100 logoh. L.90 et fa fritta L’anara perche, del altro, o insieme come le priaie et praiera meglo da perche, per metti a acocere grecs fo vetro,& por vacalo voi aqua et perfale in l’aqua a modo de forga, en lavalo per fin che l’aqua et si anetta et poi pergame Lob. A. & mettilo un fugeo per hore bio & poi aggiongi vetro on.1 destagno lavado per haver la sogerza di effa a volver esser sta calcinato a pove a poco perche vema berettino et fe fosser bianco el non e buono, piglianno on.1 diminio on 1 ch non hadi bianca & menesa a queste vuea cose infiem, & butta denttro & messe a presto & guarda che non verla was, & lassalo stare per quatro o fei bore & por cavalo in aqua, & laval come dispora, & tornamlo al fuoco &- lassalo stare per hore, 6 o el poi habbia mis de rame brusato labala a un quatro de una gropola cruca, e butta de queste due ver dentro et fmeffeva bene, & poi butta una de ramina de lapis amatris chefia calcianto et lavato con altro tanto sostersyso quanto haver adel forte rosso, zonzi un poi di maganese perche el sia rosso ai ogni modo el uole effere un poco & sel forte chiaro gionge della polvere per fare chel sia a tuo modo
Fo protesto che ho scritto quetso Capitolo di spora et non l’honifefo perche colui che l’habitisso non l’ha antesa ancor lui,
A far smalto rosso in corpo
Piglia vetro che habbia dentro un ferzo de grepola, come fe famo a smalta, & fira in aqua otto, o dieve colte poi metterai questo vetro con tagno caleingto ben futile & poi getta rame brugatio tanto che il piglia prima hai aporrte la gripolla, & poi il ramo et all ultimo il minio, & sar buono colore
A far fuestro rosso
243 - 289
Colorata abbeceralo con stagno perche el stagno fo biano et dece esse fritato ben sottilmente,
A far un bello Turchino
Piglia calina di Latino che ha tanto piombo quanto stagno et priglia di questa parte ben duoi, et piglia ben, dieve cristallini et mettilo in ferco, & quando, el sara polido, tingilo con un poco di azuro, & fe tu vuoi che habbia – un poco di vola aggrongi un pco di mangamese, fe tu lo ausi resume al Turchese aggiong iramina brugiata senza manganea & verra perfetto colore
A far Turchese
Piglia calcina di piombo et de stagno tanto- d’uno quanto dell’altro con poco manco stango che piombo, in ben diece, una manco di piombo et dai perdita di cristallo, piu fenero che tu poi et metti diece di calcina dodece de Panbeto de Cagtron & im pasta tutto queste cose insiemo, et farai frittat, qual fatta gettila in facio et getta ramina a dentro et meglior maniera che ha fegnir con argento calcinato, & vien meglio l’aqua via de sora, el verto che sta dell’aqua dentro la scala andara a fondi & poi buttala huora, cofi quatro o sei fiade,
A far Piglia mezza padelaro di Crisallom & un serzo de ganulum di piombo & messa da insiem poi habbi scaya de ferro & perstala & fridala, et fengi questo padeletto tanto ch’il filo fia grallo, & per lassalo riposare un poco, & poi gettaa dentro tanto di questo argen calcinado che te basti,et a calinar l’integno suso el latimo dabanti, & sara biuom caleidonia, & anio te poi metter sfoio battudi d’argento & tanto te fa, & anco manco spaesa et fattiga,
A brA brusar el vetro con el stagno,
Pgila el sagno fritado, et messeda con un porcdi frittat, et getilla in un padeletto, *se tu do metti con vetro calera mentre el vera gangelose, & mon sara buono,
A fare vetro Zalo,
Piglia del Larese & fa cenere, & impregola con lLa fritta, & getta in fuveo, & vivra grallo fuora, & fornale un'altra volta sar color di rubio getta un pcoo di azuro calcinado dentro, & fara buon Turchese, et lso la fare furegata, osso de castron che hase gambetim de vetro fotil,
A far vetro rosso Traparente
Piglia sal de Lepollo, o vero Cepolla brusada bianca L.1 sal de Cristallo L.1 vetro de piombo L ½ uogli de Tesino L. B. & tipasta vivieme & fame fritta, & metiila in un paselito – et quando el sara coto getta dentro un poco de stagno con un poco de fritta perche el venre meglio,
et quando el sara cotto gettea dentro ramina brusada, con un pco de piombo, & verra roffo mo le avanti che te getti il rame tu il sin in aqua otto a viore vole, &po getta rame senza piombo el vetra meglio et questa e maniero de rosechior.
A fare rosso come sangue in corpo
Concia il tue pavello con schiaggia di ferro piglia che l deveniri negro et lascialo stare hore deeie el perara negro el filo galetoo, poh abbi rame brusado, & getane tanto che mon fati torion negri per dentra, et se il passssasse cche quaclhetortion on vada via getta un alto poeidi di della stagio, & se mon ancara via framesso poca rame messi chi cavel de ssoelfere longe ncome a un sito et fa ch’el si abne pefto & mettilo supra gita fre marechetit mutti ch’un fuveo, & quando el solfore sara tutto brusato el sara calcinato – l’argento, piglia quello arngeo, & messe salo cn le sopradette cose fritade stoolmente poi mettilo in una pregnatella, & metti queste cose dentro, a bouer con dette et lascialo tanto boller che l’aceto l’consum anche tu l’potti de penger su le suvelle et far che al coere mon vuele haveri troppo fuoco,
A far Panolini
Piglia vetro di Piomapesto sottil & parte oi Latimo, che habbia L.2 piombo, & L.i chi stagno, et piglia questa, parti ½ piglia minio di piombo, L. 1 messeva iunfieme et getta inuco pavolo, et un voul haver mente de fumo et avole haber faco valido & fara buon zalo et fe avoi fingere in verde hetta rammia bunfada dentro, & fara buon verde in corpo
A far vestro giallo
Quando el Cristallo, e cotta fridalo in aqua quattro do fei olte agnio volta fornala al fuoco, ma avanti che tu lo tome habbi della grepola brusava – bianca, & buttala per suso come se fa el-
A far balasso
Piglia fritta L. 3 Gregopola L.1 & pestala bene infieme & gestala mi fuoco, & sel insiefme copor giallo grone e del vetro perche el vuol essere se mon un pco giallo ert per habbi del vestre bum color lassalo fare pui rosso in fuoco ch’el venga polito, & setu volette fare con il giallo del faro , & monnverra con bene perche el getta un poco nero
A far forncillo de guari
Fa il fue fornelle quato, & fa un suolo
A far balasso
Piglia fritta L.3 Gregopola L.1 & pestala bene infieme & gettala infuoco, & sel infinite sorpo giallo gronge del vetro perche el uvol essere si mon poco giallo et per habbi del vetro tinto, in manganeta, & getta nel Paderloco fin oke viere buon color lasallo fare pui rosso in fuo ch’el venga polti, & setu voletta fre con il grllo del ferro, & monterra cosi bene perche el getta un pco nero
A far fornillo de guari
Aa il fuo fornello guaro, & fa un suolo de sage sel suolo el se vuol stoizare per quelle quatro cantona bisogna quattro cinzigno bescagna, un bocale tutto forata d Dupenti, & fa tanto congo quanto el mania quattro dita agiongere di fuora, astizar el fuo fornello apaoco, a poco, & se faldera, et uno cosi d’avanti come del orie
A far min chistro/inchiostro denza fattiga
Piglia gala oncie S. etriolo marino oncie. S. gorna rabua oncia 5. Gomma rabiaca on.s. pefta ogni cosa insieme molto bene & quando el sara be pesto mettilo in uno caso & giongi susouna inchistera bin buona bianvo, & se monfosse asai spesso, mettilo in poco al fuoco et sara butta n poco di Cristallo, tanto mi manganese & vivra pui bianco, & guarda del fumo stafa quando el sara in padella, & se stagnett’un pco de manganese con fritta sara meglio, & se tu metterai un poco grappola dentra el verr pui Bianco.
A far pasta da far smalit
Piglia lume grona un peco List et cogoli de Tesomper accopagna la sopradetta Lume L. 10 & de fara pari et far fritta come fefe cristallo Poi piglia grappola lib. Vio & brusala && manna L. 23 et volge far con questa maniera che pongo sra brusada mettila moglio in un mastillo con tanta degria la le dista poi fa colar l’aqua & fane sale comedi Installo, & cremara 23; 0,24 lcogli de Tefa L. 71 di queste fane pane & fane fritta come questi sopra coltre caseo Con questa sal de Cristallo, et de grogalo con el cogolo fatta in fritta come detto sopra, su l’altro laco, poi piglia quell altra fritta di Lume grossa & de cogol. Fatoo mi fritta et sande a rason de guaranta per conto 30. Et L. 40 per cento, et gettala in una patella neta in vero color, et quando et sara ecto habbi Lire 2. Manganese de Piemonte & L.4 gafaro, & tengi
Sotil. 1/1/2 mosseda ogni cosa insieme & butta in padella che ha muta o vero pavebutto habbimente ch’el riole e fuere priolo fuoco, & senza fumo ce lassa colar & quando el sara colavo messera beno con una passe Zala, & con um specio habbi aposeo a questo paveletto un altro paveletto, et habbi venetro di piombo bencoco & piglia L. 2 con un cazul da gusto pavewletto et aggiongi dentro all altro & messeda presto, et presto cuolo fuora, perche el non vera verre et questa al al maniere de maestro Antonio fosso
A far smalto verde
Piglio sol di Cristallo L.25 sal de gragola L.25 cogol de Tifim L. 80 lume chetina pochf.20 accompagnata un altro tanto agola de- Tismo perche lui pui Bianco wok eferno frutta fatta ohno cosa mi gusta fritta & poggettala in una pradella & pon fingila con rammia brussada & poi agging dle ferra bugiedo barito chiel fav buon color una eda poi la fritta del Cristallo, & della grappola getta in m’agi a & poi aggiongere – l’altra de hume fruta fa fara meglio un altratantom’arge & poi aggionere l’altra de fume fritta fa fama meglio un altratanto
[290]
Piombo & minela come tu sarai fa partifa et fara buon calidonio
A far smalto rosso
Piglia gorgola brusara L.20 cogoolo L. 6 medola de forno de becco L. 3, & tutto mi fitme mettilo in 203 ola, o m.4 & informalo mi tanto faccco come fe fa la fruta, & lattalo stare per hore 10 a 14 & per gettalo in guoco & lassalo affinado el te fara bel colore da pragala quanto et sara menuto polito aggiongi dentro seliadeogni di senza pistare et ramma senza brusa o senza peftar, & messeda molto ben & fappi ch’il ferro uole effere gettato avanti ch la rammi hora sedece o vinti, & por aggioni il rame, et per el te vuole aggiongere un poco – schiaggiedi ferro che faviadare huori il color
A far Panolini
Pigli aebro de piombo L. 5 mincio L. 4 perotta di Latimo de piombo L. 2 et L. 1 di stagno pi glia di questo L 11/2 ma el minio vuole erttere de braiha, metteda ogni esta insieme et buttilo in fuoco & metti el vetro de probo in un altro prabellero et aggionidenetro el ganolino per fini che l verra buon colore et fe tune buttarai troppo el sara pui cargo et fe poco el verra pui chiaro
A far verdede Panolini
Piglia vedro de Prombo & Sengilo verde in ramino & por halbi ganolini pefto aggrongo denero banto che verra il seo colore
A far verde che fi poste
Lavare in corpo
Piglia vetro di Piombo & mettilo con vai mina et halbe ganolini pesto & aggrongine dentro, & poi habbicol de Zisisn fritta sotttil et agggonge sonetro tanti chiel vero dura da Savorane
A far musasico rosso in corpa
Tingi una padella di vetro con schiaggieli ferro & arfanta ramine senza brugiar & gettane tanto che el venght rosso, & quando el sara mezzo cotto aggwingi in una pabella. L. 10 de vetro di piombo , o vero tanto piombo bruscade et acccopgnato con una terzodegolo, & messe da largento el fe fara buon color rosso, & fe farai questa partita sara buon smalto roffo,
A fare musaico morello
In questa partida medemadi sopra servita aggiongi desatro stagno calinato in questro modo molti il stagno in una laverzolo in mezzo alba fornace a maggior fuoco ch chia et quando el sara hora 8, o so furelo fuera ec quel sara cabinato gettalo in un apadella mesa & si fara bion morello
A far Turchese
Piglia frittafi Cristallo chi habbia a cauta a caro L.B.80 giglia meg safe cornado Bescho L.1 sur tado es pesta insieme et trisala minura et gettala in fuore, & fengila con ramina, & quella megola uvole e fiore ben brusa da per accenzar & hebbireguardo che la ramina vuole essere brusat te oiglia una o la in un formello, et vuole essere quella ola de uve part ramina, & ana parte sal commune 4 lassela ben brusar, et assuaai ogni metallo su tu uvoi fare buon color Turchese
A far un bel azuro per musaico
Piglia 8 á 10 libre aceto in un paselotto che ha coto&butra dentro L 2 di smalto bianco pobueva un poco d’azurovise gafaro, & far buen color, & che tu uvoi asar a Turchese aggiongi un poco di ramina bruscada
A far manghi di cortolla belli
A la tus canella& puglia conera al fuoco dal ‘oro , o verde argenzo & habla d’ogna bet colore & de vero pesto, & lavadel Cristallo & puogli con calio per quel vedro pesto, poi buttalo sa questa Canellacome le famme libro noster, & tiralo come fe ga le fila or po mena sottoman perche el se solga, et gfara due megi in un fratoo,
A far maneghi da curtella belli
Sa fa tua Canella, & peurogela enera al foco del ror, o’d argento, & habbidigom del colore de vetro pesto et lava del Cristallo, & revolga col. Celo per quel vero pasto poi buttalo du quella Canefia come per fa m Pater noster, et firalo come fe da il finor et poi mena sotto man perche et fe colga et farra due mangina fratti
A far vierde in corpo per musaico
Habbian Padeletto di vetro de piombo, & ganarfin bello,& fatto ventra quello gedello, & sara buon vetro et quanto pui te ne gettadi, fanto verra ui chiaro, et gusta e la chimera di far musaico, et perche tu ne poi far di gusti grasi granto fu uvoi; & quanto el gamolin sara pui bello tanto pui bel verde fara & fe toingermin due pade lotti, uno per al vero dipiombo, et uns per il ganolim, e buttar un altro fra meglio per giongereo nel padeletto del verde
[252]
A far piombo fenero,
Scola el Piombo, & poi butta dell’oro dell indenfra & atra fenero quanto pui ne gettarai fara pui fenero
A far maneghi di cortilla
Fa fare un ferretto di rame come vuol sfere buso de un megefo de coertello a modo d’un fenetro de stinge, & habbi un spedero da perfiler de stai quadro in cano, & aguzza quilta ponita del fredo in questo manego, & leva de vero con un altro spedo, & habbi del caleidonio pefto & uolquel vetro ususo per butta lo dentro alla Bocca su quell altro foretto come fe fa in Pater noster signor firalo come fe fa i fila on poi frucalo con una pietra polica con un cortelazzo, & falo quatro et poi fa lavorar spora La mola, et saramo dell maneghi
A far meneghi a corelli con buona maniera
Una Cristallini sporana ferro , & sopielo & fa una vanilla longa un cito et habbi loro in sforo sopra un mammo, et vuolge queso vedro caldo per suso, & per filatode azura, & Bianto et di guel color che tu auo et pa tiralo en su congo cene ge che hilaton, poi stavolo con una pietra et fello quatro et poi stafi, e spera sotto mare Tiela
Fonga poi tiralo al menza & verra fatto que maneghi hi in ftratto, & col potra farne una d’argento
A far vetro rosso in coverto per mussacio
Pigia vitriol schlonga poi firalo al mezzo & aura fatto ove maneghi inn un fratto , & chopitra farne uno d’argento
A far vertro rossi in coverta per musaico
Pigla vitriol & mettilo a brufar in fusco de verberanoce & quello che restaura pui rosso glio e miglier puglia i quello vero poca parte & ampagnalo con smalto branio che non habbia magnaese, et frivale ensieme con quella comer fano le pintori et poi mettilo con il pennello, sopra le praste, et vale mettindo a poco a poco in fanto facco ch’il cala. La coverta messa sula piastra habbia deligenza avarghi il fucio, perche fe reverso el fuoco troppo dapor che le calaso la coverta et se vastara, & debbe haber pao fuovo mentra cola.
A far la carneson
Pilglia Boualide Terra che fo fa a Pesaro & pestale sattilmente, & fritala, et accompagna mi ccon verrverriolo come edetto di spora senza stango & mettilo con el penella spora la Prastra a poco fuoco come Detto ddi spora la Terrade Bocali & Sudelle che rea a Treuso et mode questa che sti segna a serueriadi,
A far musaico d’oro
Fa che la tua padella de vestro come un habbia dento un ferzo de vetro di piombo & meneda spenso, perche el mon falia
A la tus cantill & puglia conero al fuoco dal’oro, o erde
[291]
[249]
A far balasso
Piglia fritta L. B. Pergogola L.1 & pestala bene infieme &guttala mi fuoco,& sel aniffe corpo giallo gronde del vetro perche el wol effere se mon un poco giallo et poi habbidel vetro tinto, in manganeta,& getta nel Paderloco fon che uino fam color lastalo fare pui rsoo in fuow che’l unga polis, & vertu uoletta fatti con il grillo del ferro, & monterra con bene perche el getta un poco neto
A far fornille de guari
A il fuo fornello guaro, & fa un suolo de stase del surlo el te uuol congirao per quelli quatro tantona bisogna quattro linzigno, bescagna, un bocale tutto fonato de Lugenti, & hai tanto con ga quanto el manco quatro vita agrongere di fuora, astizar el fuo fornello a poco, a poco, & a faldera, et uno code davanti come Dorie.
A far michiestra senza fatiga
Piglia gala
A far finitro verbe
Piglia schi di Cristallo. L. 25 Salze gragola L. 25 gogol de Tifim L. 80 Lume chettina vuo ha L.20 accopagnata con altro tanto sogolo de – Tismo perche L’e pui Bianco wok ftero sfere frutta fatta ogni cosa m’gasta fritta & poi gettola in una pradella & poi gfingil con rammia crusada & poi agging del ferra brugiado tanto chiel faru buon color una feda peila frutta del Cristallo, & della grapola getta in pradella, & de la porza tatta uit buola firetti m’argena, & poi aggriongerel’alfra di lume fritta la farra meglio un altratanto,
a far calcedonio che ha come oud de Paum
Piglea argento fino di cogella una onza & argento unio una onza fata el malgema come fanno hi orefiu poi tuglia questo malgenio con onza una isal commune, & mottilo in ina pignata con fuoco non troppo fatte me troppe puiolo ma connuenello le per flexio quattro hore, tanto che l’argento uie fi parte & onza du d’argento. Sulminado, & una di sal ammonacio, & una di cenfario, & merza di solfare frida ogni cosa misieme et mettile in una bovia lutata o solimar et quello cher sara solmato cornalo su le belle a Boccia, et rotorna a solmare ogni cosa et fa cosi quatro o unque volte Perpuglia
[251]
Metti il stagno in una laverzola in merzo alla fornace a meggio rche fi aet quando el sara stato dore 8, o to firalo fuora et quel sara calcinato gettalo in una gafella meza & si fara buon morella
A far Turchese
Piglia frittadi Cristallo ch’habbia a causa a cano L/ 380 piglia megolade cornade Becco L. 1 burtade et pesta insieme et tirsala minuta et gettala in fuoco, & tengila con tamima, & guetaa megalo vuole effore cben brusada per aconzar & hebbireguardo che la ramina avole essere brusata et piglia ina ola in un formello, et vuole essere quella ola de due panti ramina, & ana parte sal commune et lassala ben brusar et chi fa ad ogni metalle su tu uuoi farte buon color Turchese et far un bel azuro per musaico.
Piglia 8 a 10 livre aebro in un padeltoot che ha totto & butra dentro L. 2 di smalto bianco poi butta un poco d’azuro uoe gafaro, & e far buen color, & le tu audi edur a Turchese aggioni un poco di ramma brusada.
A far manehi di corolloi bell fa la tua canella & puolgila comero al fusco dal’; oro, o verde argento *& habbi d’agni bel
[252]
A far piombo tenro, Scola el Piombo,m & poi buttadell’oro dell’indendra & ultra fenero, quanto pui ne gettarai fara pui fenero,
A far meneghi di cortilla
Fa fare un feretto di rame come uvol frere baso de un mego de cortello a modo d’un ferreto de stinge, & habbi un spedertto da perfiler de stai quadro in cano, & aguzza qually ponta del fredo in quello menego, & Leva del vero con un altro spedo, * habbi del calcedonio pefto & volgi quel vebro suso poi buttalo dentro alla Bocca su quell altro foretto come fefa in Pater noster dipoi tiralo come fe fa i filaori poi fracala con una pietra polida con un cortellaanzo, & falo quatro et poi fa lavorara spora lLa mola, et taranimo belli maneghi.
A far maneghi a cortell con buona maniera euna Cristallini spora ferro, & sopielo & fa una canilla longa en vito ei habbi L’orouun sforo sopra
A far maneghi a cortelli con buona maniera una Cristallini spora un ferro, & spoielo & fa una canilla longa un duto et habbi l’oro in sforo spora un mammoro, et puiolge gusto euoro calio per suso, & poi perfilalo de azuro & Bianvo et di guib color che tu uvo et ppo tiralo con su singo eene sopra bigilatori, poi fravolalo con una pistra et follo grosso et poi Sullo Emperna sotto man e Tiel fe slonga po firalo al mazza & aerra fatto una maneghi h in un bratto, & copi potra farne uno d’; argento
A far uebro rosso in eveart per musaico
Piglia vitriol E metti lo a bru far in fusco de verbevarone & queelo che restar pui rosso giallo e miglior piglia i quello vetro poca parte & conpagnalo con smalto branio che non habbia manganete, et frivalee insieme con guella cone fano li pintori et pa mettilo con il pennelo,soprale piaste, et vale mettindo a poco a poco in fanto fuoco chi’l cala. La covera messa sula prastra habidigneza abarghi il fusto, perche le tudewsi el fuoco troppo dapoi che le colare la coverta et la bastara, & debbe haver pove huoco mentra cola.
[255]
A far smalto negro
Fa il modo avanti scritto ma in la parte dell’a Lune grossa aggioni sal dentro tanto quantita – sara la lume con el sub cogola & al fapani al modo usato , & a fas meglior color per il tartaro che entro dentro.
A far smalto negro
Piglia libre una stagno & L. 2 solfore vitrio, & fa lo tuo stagno in Lante in uno frojude, & mitte una maniera di stagno, et por del solfore, & per del solfore sino che sara tanto nel forenqnocho, et poi stoppa La boca del forezuel bene con erersa, & Lassa un poco de buso di sopra in la eresa, & Lassa un poco de buso di spora in La eresa, & poi snettilo al fucea oer otti hore tanto che la colla, por d’agli tanto foco ch’al solfere fe ne uasi, et per priglia un onza due questo stagno et daglie L. 3 de perftadel smallto per dagli manganere ch’el oara scurp in el filo poi dagli tanto azurro che bati al tuo color, & sara buon smalto nero
A fare smalto giallo
Porruginedi ferra brusato, & seacola lo brttsalo in aceto due volte & fritdalo & sealacolo
Glico de quest L. 4 priglia grapola de uno
Piglia ferruginedi ferra brusato =, & sealcalo lo aroffo et buttalo in aceto due volte & fridalo – so fi L. tuglia de questo L:. 4 priglia grapola brusata de uno negro onze quattro messeda
256
Olosnette el metti dLe dette cose fritadei dentro et per metti in calehera come fe fale le fritta ab uon fuoco per hore 6.per lafsala spedir et buttala in un padelotto in fa fornace carca & lassala stare 9.0.io hore poi spuim o di spora qio. & poi firalo fora aLa spuima et ver verad daspo, et fe tu vorrai dare un pcoo de manganere dalo quando su6 butti in fuoco , & quando el smalto sara colato meti subi L.1
AA far smalto a zuro, & miglior & pui Bello,
Piglia grepola ben bianca et parifala andae in in sal por f0orna a brusar questa sal piglia di questa sal L. 20 dal di crisallo.2. manganezeper buttala in la padella, & quando el sera polito metti L. 5 gafaro-
[257]
In aiqua S. 0.1 volto & poi a bevera giallo vedro con stagno quale fia frrido sottilmente getta poi rame brusato, fridato dentro tanto che’l pugli il siua color M. Hota quando sul pigliarai provalo al filo sara branio, & questa e maniea a far rosso chier ach h buona grattia
A far Sandolum
Piglia calcinadi piombo & dis stagno che fai L. 2 stagno Alemagna, et L. 1 piombo piglia di questa calcina L. 4 cogoli del Tesoni. L. 2 minio che mon rad biaacca L. 8 vedro di piumbo lib. X accopmpagna ognicofa infieme, & butta in padella & farrai nbionm colore
A far smalot bianco
La la tuo calcina di piombo & distagno a gran fuoco Pigliua[piombo L. 3 stagno L. 3 onze 3. Poi lib. Ii di qualle calciona & frutta dii Cristallo L. 13 de cogalide Tesino L. 11/5 & messada ogni cosa insieme Hota ge le ,on fossero buioneincorporate & tradate non verriano bene Habbiamente f
Modo tanto megli sara & verra pui fiffoe Mota che questa mattevia fa belli suono gralle voi ogni vetro, & voi Latimo
A far vedro de Pioombo
Pui cominica a Insegnare a fare tutte Le – partite di allo et quando harai fatto corno edette habbi ole avero Cavini de Terra non vedbriato, et metti sopra Le dette cofa dentro, & metti Le in uno fornello et dagl’el fuoco come tu festi fruta e valido pe rhore sei o otto & verra bianco come uri pan de uvo haro Nora fa pesta un'altra uvoltaal vuo
A far smalto pavoranola Zalo
Un lato , d’ogna sorte di color che tu uvoi far tutti di smalti sporanetti coli fai in questa pasta
Nota el te bisogna haver questa desciption a far la pasta pui fenera, & poi dar pui a un color ch’aun alfro et mota fe tu farai co-lon Pavonarzo et fe besognara fingere con mangenese el qual fadun adunque a gifto color et te disogna far color verde & te bisogna fare la pasa pui dura perche la ramina la fenera et pero el te beso gna haber questa difinfion, et pedur ogni color a la sua pasta poi tenero, & poi dura avuio che quando el fe pretti in smalto sopra largento che tuti cofa a uno fratto, & che fa uno duro & uno fenero volgione effere tutti lequisi ad un modo, & pero quando tu farai il tuo soggi fu l’argento tu vendrai che e aviro & ch’e tevero et porrai remediarli, & fare che eugano tutti ad uno modo fu l’argento te brelog ravora adogerare il tuo mieletto affumente mon haverai honor ne guadagna fe tu mon le far buon
A far smalto rosso in corpo
Tengi il fuo daveletto de schiaggia di ferra senza pesta la di quella somiaggia che cade lavorando li faun sal duo in cudene, & fingilo fonse & la ffalo poi stare ne i bel te moosfrara nel filo zaletto poi butta ramina druda, & va tuttando tanta ch’el mon favi – toruom negri per entro, & sel te parelle 0 che quelli foriom mon andassero cia getta un altro poco du quelle schiaggi di ferro & te mon havera getta della ramina perche o d’uno o d’altro hebbe aeffere masa poco va aggiongeria per son che andarane via vetti forton, e nota fa in uebro commune perche in cristallo mon viene ne belo ne bubna
[258v]
A fara verde & zallo senze ferro
Tengi el tuo vebro de ramina brisada a poi butta afero una piafa parte de solfro romere qui di sorro sitritto et farai buon color
Piglia solofer arvenio L.1 sal archalim de capittula L.1 gefta ogni coase insieme sottil metier & motti in una boccia a buon fuoco & Lassala per un di poi rompi La boccia & riposta un'altra uo lea, & metti in un'altra bovia un di, & le pui noftre farrai a quest modo, tanto meglio sara & verra pui fiffoe Nota che questa matterai fa belli forno gialli mognia uebro, & mi Latima
[259]
A far vetro de Piombo
Pui comincia a Pinsegnare a fare tute Le 0 partite, vetro di piombo, u gusto e tutto il fondamento di tutta l’arte nostra de diper fare li cola Perche tu mon puoi fare utti Li color che apparlengono, & bisagno segnar vetro de piombo , et tunon farni mai buoni Lavori ne colori, fe mori lidai con il vetro di piombo, Piglia chiara di piomboL. 2 cogol de Tesim L.1 et va multiplitando secondo marattoi fare, & quando tu buttarai in padeletto vuol effere la fornare morta & mon vuole sente campa, & mota li cogole de Tesim farina meglior bianco, Li cogole di Verona pui grossi ma san zalo Nota fa che ogni cofa meta infieme peftata, & fatara beri fottil & butti in fuoi piomba, & farai vetro el qual e buon a far uvoi assai Nota fe tu vorrai fare il tua vetro fenero – dagli a pui vogli di piombo sta te tu lo uvoi pai vetro dogli pui cogolo & qui fenero & pui duro, tu poi fare come el te avevera al tuo proposito a questa maniera
A far ganolim
Piglia calcina a Piombo & disegno che tia L.2 stagno d’Alemagna & L.1 piombo Piglia di questa calcina L.4 cogoli de TEsim L.2 minio che non ha di bianca L.8 vetro di Piombo, L.10, accompagna ogni cofa infieme, & butta in padilla, & fara buon color.
A far ganolim permiglior maniera
Piglia vetro di piombo pesto minuto L. 6 partida di Latimo che ha L.1 di stagno, & L. 2piombo, Piglia di gustaLa 3 minio che non ha de bacca L. 5 & manera ogni cosa ai aggiongerda poi seri che andereamninio via etti forever, a Pera fa in vetro como perche in cristallo mori aime ne bello ne bubra.
A far cerde & zallo senza ferro
Tengi il tuo vitro de ramina brusada poi butta dentro una piala grave da effere romero qui di sotto sivitti et farni buon color
Piglia solfore arsenio L.1 sel archadium de capitolo L.1 gefta ogni assandieme fottil mette & motti a una Pori a a buon fuoco & Lassala per un ir poi ronmpa LA bolui & riiposta un'altra noftra & metti in gue alba bovia un di, & le qui moffe farai a gusto modo tanto meglio farrai vivra pui fafoefeora che questa mattrai fa olliforno giallo sogni vetro, & un Latimo
A far vetro di Piombo
La verminiera a disegno a fare butte le paste & vetro di piombo in gusto a furo di fantamento di tutta latte masteria & doon got lavon ne sloro se ,ar li fai con il vetro L.2 cogol de Tesim daro, quando tu buttarai in gedelero vuol effere la fornace mora & pon vuole antse vampa & meta li cogolo de Tesim farna nefler branco, li cogolo di Verona poi groli ma san zalo Nota fa che ogni cofa ms al infiema, ettata, & titara bers totil& mebutta un fucio priola, & farrai vetro el quala buon da far cose assai Nota fe tu vorrai far e tua vetro fenero dag a pui cogali di piombost te tu lo uvoi poi uno dagli pui cogolo & qui fenero & farai pui bello
[259-260]
Vetro dii piombo, et gusto e tutto il fondamento di tutta l’arte nostra de vetro il fondamento di tutta l’atre nostra de vetri per fare Li colan Perche tu non puoi fare tutti Li colon che apparfengono, & bisagno segnar vetro de piomba, et tu non farai mai buom Lavon ne colori, fe mon ti fai con il vetro d i piomo, Piglia chiaradi piombn L. 2 egoli de Tesim L. 1 et ua multifilo candoo seccondo nezettar fare, & quando tu buttar noi ooin padeletto avol effeere La fornace morta & mon avole sentire uampa, & nota di cogoli
De Tesum farnio megliior bianco, Li cogoli di Verona pui grassima Sna Zalo Nota fache ogni cofa mescal infieme pestata, & fatafa ben fotil & butta in fuoco priola, & farai vero el quale bion da far cere assai Nota fe che ogni cofa mesca Nota se tu vorrai fare il tuo vetro fenero aglio pui coglia di piombo ci se tu bo vuoi prui duro caglio di e piombo st se tu bo avoi. Pui duro dagli pui cogolo & pui feneor &
Modo uno fou d’argento & poi buttar della sopra scritta poluere sopra el fuoea, & andar buttando, & remeetendo L’argento, per foria che sar meffo ogni cesa nel foruzuel, el qual meterai por al fuveo & lassalo star tanto ch’el solfere sara consumato. All hora l’argento sara calcicinato , Piglia tutte Le prevceu cese che saranno remaste nel forezo pestale et fridale et buttale nel vevro el qual ledebba fare a questo modo Piglia Crristallino. L. 5. Vevro de piombo L. 4 gfano Lin de vevro de puiombo L. 3 poi butta la tua meddicina ante detta in detto vebro & farette buion o calcedonio., & fe tu aggiongerai un porodi stanga caalcinato dentro fara pui bello.
A far roser hier
Piglia arramento rubifiato vitriol Romano rubifiato cioe busato, pigia di quest romane roffo, cenaprio Latif amattigis, tanto duno quanto dell’altro et un pcoo pui vetruil, & fa ogni coga mi poluere sottilmente, & fridalo al soler con olia de tararo sette colte, & ogni colta Lasssalo sugar farito ch’el sorba , el detto glio de Tarrar poi mettila a stilane per sette volte
[262]
Monio quanto e il rame & ferro, & ogni volta che tu butto una medicia messea bene, & poi butta dentro l áltra, & fara bono roffo, el far rosso el rame calcinato a poi a poro fa rosfoo et simi l fa la bianca et simil fa il rimmio.
A far rosechier
Piglia minio che mon fiadi brava per un quarto fanto quane sara il vuero del padelout douer tu vuoi battera el duto minio poi metz sevalo er come le reposato firale in aeque et per fornalo in pradeleto, & per furalo in aeque , et fa coh, moui, o diere fiade – poi getta rame brrusade, peoi aggiongio una pruola parte de stagno calcinado a questo metti due padellate uno in valto con fornate et magior fou che stia a star un giorno o due, el fara da h’uestro gallo priglia silfamente qual , zallo & pefstilo – sottil & maettine nel detto vestro tanto quanto
Stara sporauno grosso., el fe fara inpizar un color rosso, Lassala star tanto che quafi el sia andato via et color et poi cavalo far
A far far calceidonio de carie color
Piglia un de smalot et singula azuro & salvitro, libra una cenprio de quando harrai facto queste aeque forte butta dentro adisz solvere onze una dárgento furio die copella et quelle fre altre sono monvriate ddi spora et quando l’; argento srara andato quali in aeque all hore fa servar quell aequea et quello che frovarai in La Bovia pestaloi, & mettilo nel fuo vetro & metgfesa, & sara buon colo
A far Calasso
Fa la tueo partita come fe come fe farl rosso chier et aggiongi dentrtanto mangemense quando basta a far balano et quando tu metterai su lera per farlo douentare rosso viol Lassarte mon farrito che el basta el far il color di balaffo,
A far Balaffo
Piglia L. 2 minoi, et L. 2 pietra pomega perftale, & frida la sottilmente, % [po metri un pabeletto el vera del coloor zallo metti tanto vetro fento in color Pavonazzo etto che te basta a fengere el color det balasso
A far un bel giallo per fa ar balasse
Piglia libre b. cristallo in cotto un una paderlette, & quando le colate butta dentro onza
[263]
Et mettila a stilar po priglia queste pere che saranno vernaste in fondo, detta bocia & pestale per fornale in gesta medema aequa che tu ha distallata e forna a stillare ancorea, & fa con tre o quattro volte et nell’ultima dagli gran fuoco, & questo fece che romarrano al fondo della bovia con elle per hebbe pestar da lingenere et far el sua rosso Stiper tu per agguinere tanta partia di Latima, che fa fata de L. 2 piombo, & L. 2 stagno poi messega bene & sara fatto il tuo color, & coh. Le pruol fara in vetro commune come in Cristallo.
A far calcedonio.,
Piglia fritta di Cristallo achevo pefta sotil & famistata et fraida L. 25 minio che mon sia di bianco L. 12 messade ognicofa insieme et butta in una padella, & quando el sara colado aggioni unna poca pastrae destango sara buion color senzao argento sara pui bello.
A far calcedonio Piglia menzo pradella di Cristallini per un terzo piglia tanto gamolin de priombo cioe
[264]
Al nome de N. s. Jidio
Incominicia un libreetto de duierh, color nominate.
Die perche aviere all nostri oei una gran deletatione da gli colori & varieta sua, & aneo ne procede inuna grande, & immensa utlita ch’molie di soro per questo con l’aguito & fara a Fig. Jodio ha proposta aluin d’elfri don alucune maniere d’eclarar secondo che in duise ceoge & modi, & sempri saranoo ordinati, Perche aluini sono in carta alcuin nel muro & molti nelle Isabelle et atre Ligna, & ancora nella fera et uer in Lino et seta Luna & Bombare, et molti nella terra over neth uafi de maestri. Fr alcuni nel Stralcicente uno o in uafi defstro vetri affasi ancora nelle offa & forne, & in simili nelle Parfi & aluivfi nell’i buri metall et moerivij et in uavij & duiertse altie cose dalie quali habiamo da vedere
Ma habbiamo da sapare che aluini
D’effi selon fono principali, come biachi & negri & alcum non principal.
[265]
Perfo e fa supero che alcuni s’eff colori h’conservuano in uah ddi Legno alcui in uah di Prno & offa molti in uah di vtro & di Terra, & alcunoi di piombo, & anco mnell’uafo di stagno, o vero di altro simile Ancora alcuni colori h’reponono sopra – gl’altri alcuni poer fede quali ne habe bianco da vire alcuna cofa et prima delvano di equelli colori che fe gonovro in carta, & delli fogh in oro in che modo fi ponona & appliciano nella farta,
Delli colori che si ponono in carta
H color Bianco in La parta fi fa di bainca quale fi disfempera con ilbianco dell’ouis senza gomaba & senza aequa
Color negro fi fadi quella raspatura di calvara con in chiosftro distemperato insiema
Il color rosso fi fadi enaprio distemperato solamente con la Chiara dell’ouo senza altracoas
Il color verde fi da di fior de rame disfruta et sara farano distemperato con un poco di gomma
H color verte pui chiaro fi fa pure come e detto ma sence gronge un poco de bianca La color azuro o ver blauvo, hi fadi azuro postao in un vafo di vitro con buona lis ciua per un giorno Daperi hi ha gittata via ditta Lisia & hora
A color verte pui chiaro fi fa piure come e detto ma sence grionge un poco de bianca Lo color azuro over blauevo, fi fadi azuro posto in un vafo di vitro ocon buona lisciva per un giorno Dpaer hi ha guitare via ditta Liscia & hora fi fa marrigiato & forato bene & fi fa posto con altra Liscia et questo fi e fatto assai vetro minio a fanto che ha ben chiaro Dapoi sia distemperao con gamba airbiva distermerato con aequa, et mota che fo azuro fe serva meglio in iuun vaso di stagnocche in altro vafo.
Il color giallo fi fa di za farana et di sdistermerati con gomba arabiaca disterata con aequa
Il color violato fifadi pietra ma disfatta et bagnata fre fgiuorni nel sugo di fornasole io est della sueri grenelli et past con ll ‘aeque gommata,
La color brazalis fif adi Brasil sottilon fe raspoat con uno vitro & con chira de vuo bene menat et dapoi posto in una suidella invitrata, et solamente fence ponga chiarra d’uovo che habbia, a copure
Le Bruzaibe respatto con vitro & cotto con aceto fortifismo & infino a tantoche duenti roffa dapoi fe colu, & sence pogna un poco de calcina branca & ha cotto tanto insino che duinenza acqua spofto, & ha posto sopra uina pietra a sivar che duiento peluere et co viferua
Iwl color chiamato indica la discuso de mori come di grenelle di Forna sole con una pietra uagnata in ditto suco in modo che Aralli tre giorni Dapor fra siccato allo sole et fie posto all aeque gombata quando sara di bisogno.
Lo color verde fi fa con suvo di morella con poco di Terra di creta fritta sopra uina pietra, et fi sara ecata fi seruara gran tempo
In altro color verde fi fa di suco di ruta & di auto forte, & aeque gombata,
Anache fe fa il color verde de INocio & aureprimento infiem trutti & menati & ditemperati con uinoet fi serua in uno uafe di Rame, & che habe bia Ballato tre volte con mete cruso, et nota che attutii gli color e utile, & le habbiano a colar in pietra,
Il color che par ore, & h’chiama ore muscio con sopratdetto olio in questo modo pone li vero in uno urioletto, & fratualo infieme che Buffano, et le ligo che nese fra mesclato con argento uina,
Fe mota che dapduer o pui color if iponna fae piu et duiiverf colori composti che prua, o che meno.
In che modo fi applica et poneste L’oro alla Parta
Il foglio dell’oro fe pone & applica alla carta in questo muestro Piglio Lo griffo, & beoldi arminio an xi e mania ddie boni arminio, & frittalo suttilemente, & distemperalo con colla sottile, & un poco di corummedi aurica in modi fai fottile Dapoi fra posto con lo pennello douver vi parera et fi metta a succar et quando vorrar poner il foglio dell’oro ponetere spora d’effo colla suttile feprida, Dapoi pomne ol foglio,. & lasticale visine fia siccato, et all hora caleala uno por, con una puetra bianca et noftra duplicatio, & duplicata Dapoi fia abrieto con il dnte, di gervo salvaggio in tanto che appara pranio, & quale il fogliuo.
Ad estra here la fera dela parta le passa dall’altra parte, fa calce due fegale non troppo, & summittile dapoi firma Lo libra una priola hora & eoh farai alla fartai forio
A voler congionere due carte inheme oveo che fossimo stracciato , Piglia gomma die qualehe arbore et chiara d’ovo, & Latte di ficio, & miscola insieme ogni cofa & dapoi raspa la carta, et di preduta colla o utr Ligore angitine una parte el altra et fa che stia piana, & calca el libro, & por il serra
254254
Ogni consi insieme con acqua chiara, &brisalo & habi a merite et oventaroe rosso toot , & sel te par troppo rosso agguini un pero di femurgine de ferra dentro, et frida ogni cosa & poi disfalo, con el penello sopra lastua prostra eo metti la prastra a tuovere a poco a poco con la mote fiapia, & vertra buona carnagiion
A far car A far carna con rossa
Piglia smalto bianco fenero, & un pco de cogol et vitriool brasato che sia rosso piglia brasata et falto buvro un un pigliata d’; acquea chiare et quando uowai mettare con el pennello sule priastre pigliadi questo acque di bon seno, & fa liquido o il feuo color ch. Haverai feido, perche – questa acqua di borrai fa contre il color, et fe pofine presto et quando bruserai il vitriolo brusalo a fresco mezza volta, & verra rosso
A far in corpo per musacio
Tingi il fuo vetro di Piombo con ramona brugrata el poi frabbi gamolin perfta, & Butta dentro il Pa de burto , & fare buon color Nora che quanto pui gamolin tu menerai, funea pui fara verde chiaro et quanto manio ne buttarai frari pui e sauro, et questo medo, ne pruel fare bpaul fare 6. O.7 gradi de colori per musacico Nota fe fa havesti in fuoco dues [255r] pedeletti uno di gamolin & uno vetro de piombo, & buttar d’; uno in l’altro fe verra affai meglio.
A far un altro verre d’un altro color de gio
Tenght il fuo vetro di piombo con ramina & poi butta dentro gamolin et poi cogolide
Tisimm et messade, & farai buon color, & fe perra lavorara
A fare verde de un; alfra sorte
Tengi Latimo con ramina el farra affai buon vetro et con tu poi far color d’ogna sonte
A far vetreo af un altro modo
Tengi il fuo vedro con ramina ch. Habbia dentro vorna burusato, & ppo ifruttalo dentro ov ero gambetti di castron fatto rosso.
A far smolto rosso in corpo
Piglia calunadi Latimo che ha fatto di L.1 .di stana & L.1 piombno & L.1 di vedra getta, in onze disfruta calcina per prigharama bur
255-259
A far smalto agro
Fa il modo avanti sciaro ma in La patedelli a Lune grossa aggioni sal dentro tantro guantita modo usaro & far megliot por per il tartaro cche chere dentro,
A far smalto negro
Piglialibre un a stagno & L 2 soffore unito, & fa lo tuo stagno in lame in uno fratture, & initieme man distagno, et pon ddel solfore, & poi dele stagno, et poi dele stagno, del solfore sine che sara tanta nel corregionuole, et opi troppa La baca de; fuo-zuol bene con eresa , & lassa un poco de buso di spora in La ceda, & poi mectiol al fusca per otto hore anto che al colla, er d’agle tanto foco ch’al solfere te ne vuoi, et poi piglia un onza di qusto stagno et d’aglie L. 3de perftadel imalto poi d’agli magnere ch’el para scuro in el filo poi d’agli tanto azuro ch bati al tuo color, & sara buoun smalto nero,
A fare smalto giallo
Piglio fioriginesi ferra brusato, & seaduala la aroffo et buttalo in aceto due volte & fredalo – sofil tuglico de questo L. 4 piglia grapola brusata de uno negro onze quattro messeda
Ogni cofa infieme fritada fingi la tua pasta non troppo chiara,
A far smalto morello,
Piglia La pasta del smalto, & mettila a fondere et quando e fusa, dagli per ogni L. 4 orquista pasta, omnia varia LA Luna, de stagno negra fara a pow acpace, et piglia in un pco de vietro pesto, dagli poi tanto manganese che basta al suo color & per ogni libre seidi questo smalto dagliene 4 ½ dazaro meffeda con un poco de vetro pesta trala al pavonatzo non mettere lenon manganege, & non glivare altra Compagnia, et daglielo a poco a poco perche et non ne mestura. Nota el negro tengilo con una partida d’azuro, et duoi parte manganese
A far smalto bianvo,
Piglia saldi Cristallo libre diere cogolide Tisum. L. 10 et fane panni boti a predo di pina, et fali coverte, xiagh il fuo en grande avio l’amo ben cotti, et mon uogliono e fiere colafi civo veri ficato disopra, per piglia digta fritta L. 12 et cofolo 3.0.4. calcina de Latimo L. ii o 12 che fia L. 231 onze 3. Stagno, & L. 3 di pio,mbo, Nota frida ogni cosa infieme sottilmente, & per piglia ole mette et metti le detet cose fritadei dentro et poi metti in cale hera come fe gale fritta a buon fuoco per hore 6. Per la fsala spedit et buttala in un pabel vito in la fornace calcia & Lassala stare 9.0.io hore poi spuimo di sopra via, & poi firalo fora la spuizma et verderal daspo, et fe tu vorrai dare un poco de manganese dalo quando tu butta in fuoco, & quando el smalto sara colato meti fubi L.1 de fritta pesta sottilmente & per mette da subbato avanti che lavetta fritta sco cofata et lassala reposare et poi cavalo fuora in piastra & schlat et saro fatto
A far smalto azuro, & miglior & pui Bello
Piglia grepola ben bianca et por fala andare in dique disseva poi questa aequea in sal por forna a brusar questa sal ben per piglia questa sal L. 20 sal di Cristallo L. 40 et metti insieme questi que Sali & incorporali poi piglia cogoli de Tesim L. 8 & fare par et mettil a avocere & quando L.0 cotto perftale & mettigli onze 2. Manganeze per buttala in la padella, & quando el sera polito metti L.5 gafaro - & per una buttando onze due manganese – alla volta fin tanto che’l levara buon color Nota l’azuro avole effere fialsato in una laz & quando estato ben caldo buttalo in lo aveto et lassalo sugar, et piglia quel sotilo vero quella parte resta n Lopaceto con il sottil tengi et fara buon color
A fare pasta far smalti
Piglia lumedo rova che vien vi farsi della pui grosa, & fane sal, & per ogni L. 50 del vdetto sal dagli L. 80 de fogolide Tesim et fane p panni a modo usato, et mettil de Tesim et fane panni a modo usato , et mettil autocere, & quando saramo cotti fagli pastar & per ogni L. 10 di questa fritta ogli L. 2 di Tartaro brustao ben bianco & meesseda ogni coosa visieme, et butta in padella, & quando el sara calado dagli per il suo colore Nota in L. 54 di questo pasta – motti L. 15 di Tartaro come evetto di sopra Nota le vorai fare azuro in questa pasta dagli gafaro, L. 2 onze 3 et farai buon color,
A far smalto roffo in corpo
Piglia vetro che dentro habbia un terzo de greppola, come fe fa il smalto & tiralo in aequa 8 a 10 volte & poi a bevera afto vedro con stagno quale fa frido sottilmente getta poi rame brusato, fridato dentro tanto ch’el piglia il suo color Nota quando sul pigliarai provalo al filo sara bianco, & questa e maniera a far rspp cj’er ach gha buona gratia
A far Banolim
Piglia calcinao di piombo & distagno che fai L. 2 stagno d’Alemagna, et L. 1 piombo piglia di questa calcina L. 4 cogoli del Tesim L. 2 minio che non fa di biacca L. 8 vedro di piomb lib. X accompagna gion cafa infieme & butta in padella & farrai buon colore
A far smalto bianco
A la tua calcina di piombo & distagno a gran fuoco Piglia piombo L. 3 stagno L. 3 onze 3 poi lib. Ii ddi quella calcin & fritta di Cristallo L. 13 de cogolide Tesim L. 1 ½ & messada ogni cosa insieme Nota fe le non Fossem buone incorporate & fridate non verriano bene Habbiamente e fallo et quando farrai fatto come eddetto habbi ole o o vero Cavini de Terrra non vebriata, et metti
Sopra
Sal di Cristallo
260r
Pui duro, tu poi come el te averdora al fuo proposito aquesta maniera
A far gamolin
Piglia caluna Piombo & che stagno che na L. 2 stagna Alemagna & L.i piombo Piglia i gusta calcinas L. 4 cogoli A Tesim L.2 mimio che no hai di brava L. 8nero di Piomb o, L. 10 accompagna ogni cosa insieme & butta in padella, & buon color
A far ganolim per miglior maniera Piglia vebro di piombo pesto minuto L.6 – partida di Latimo che fa L.i stagno, & L. 2. Piombo, Piglia di questa L.3 minio che mon fa de bocca L.5 & maniera ogni cosa insfieme et buttalo in fornace, & guarda dal fumo, & vuel poco fuoco, & quando sara cotto habbia del uebro di piombo in un altro padeletto et dane entro questo ganolin
A fare Caleidonio
Piglia bellarmonio L.3Leneprio L.1 ½ rame brusafo K. I argento fino onze .1 sulfore L. ½ et pesta ogni esta, & getta l’argento Nota che l árgento uio le effere in foco & uvole effere meffo in uno Corizuol, & gusto modo
260
Modo uno fuo d’argento & poi buttar della sopra scritta polvere sopra el fucoco, & andar buttando, & remettendo l’argento, per forio che sara meffo ogni cosa nel foruzael, el qual metterai poi al fuoco & lasalo star tanto ch’el solfere sara consumato. All hora l’argento sara calcinato, Piglia tutte Le prevue cosa che sarano remste nel forezo coruzal pestale et fridale et buttale nel vetro el qual le seba fare a questo modo Piglia Cristallino L. 5 vetro de piombo L.4 ganolin de vevrto de piombo L.3 poi butta la tua medicina ante etta in detto vetro, & farete buono calcedonio, & fe tuy agiongerai un poco stanga calcinato dentro farai pui bello.
A far rosechier
Piglia arramento rubifiato, vitriol Romano rubifiato vuo busato, piglia di qquesto vomane rosso, con aprio Papis amatigis, tanto d; uno quanto dell’altro et un poco pui vitriol, & fa ogni coda in polvere sottilmente, & fridale al soler con olio de tartaro sette volte, & ogni volta – Lassalo sugar tarito ch’el sorba, el detto clio de Tartar poi mettili a stilare per sette volte
Minio quanto il rame & ferro, & ogni volta che tu butti una sedicina mettea bene, & poi butta dentro l’; altra , & fara bono roffo, A far rosso el rame calcinata a poi a poco fa roffo et simil ga la bianca et simil fa il minio.
A far rosechier
Piglia minio che mon fia di brava per un quanto tanto quanto sara il voure del padelottadoue tu vuor battare el dutto minio metz sevalo per come le reposato tirale in aeque et poi tornalo in padeletta, & per iralo in auque, et fa cofi move, o diere fiade poi getta rame malo a
Se fa so vitro
Ma la pietra aitriata la quale hai posto allo fuoco quando uniomicia sti a evocere lo vetro saccoti gia cota et sara fatta bian cha inuna dude sudela di terra piena d’aequa poneta a smorzar & quartio gra sara refridara sperzala quella in parte, & qualla che luida & bianca trovarai frittar lainel marmore, & quando sara ben tritata con una panno o setalio molto spetto lo strieca, & li mauloto o vero negro della sperzara pietra trouverai getta le avio non conrarbi l’opera Alla Luluenzato lo piombo predetto per fe, & la pietra per fe, una mefura mediotre de vitro, parfe di puluere di piombo, due, de poluere di pietra una mefura mediotre de vitro, parfe di puluere di piombo, due, de poluere di pietra una modiolo, & insfieme li miscola bene accio che formerai gemula quanto vorrai
IN che modo se fa una pietra pestiosa verde
Si vorrai havere una gemma verde in la supra-detta le que ffattione quando bullera de pulvere de aurocalio abrisiato ce pone, & da poi che misell ferrai la stia un poco, et da poi mistalerai insieme con una fusta di feno et fa poi gader assai vitrie che verrai sef cofe uvoi che pui veserai sia un'altra colta al fuoco con li ditti in copora un poco di poluere di aurales
In che modo di abruscia lavrieateo
Si abruscia lauricalion in questo modo sia limate bene & la linatura sia posta in un atesta, e pugonata al fuoco in la fornaeu per una motte fatta la mattina la troverai brusciata & da poi che la poleuri dello – piombo, et della pietra saranno unite insieme di sara affai liquido da poi la soluatione fe porra ponere al fusco della polivere di piumbo on
Color in topatio
Si vorrai fare la topatte videlaet arroceo giallo Piglia una pieta la quale si troue alla litti di Roma, e in altro Littore, & sone bian chi - & rotonde come fave et fralcuino come le fave, et come alabastio: ancora li mercatami ne fanno delle raggione et mannani , piglia di quella pietra, & pistagli simpliemente et sighiele, & guige di ar lib.1 & di ageetje lib., ip. Terta, et munda & miscelate insieme & ponegli insieme enislonia & mettil nella fornae utraria, & uvorela per un gionra, o duov o ete, Dapon piglia, un forte cada, et ponnilo mell’ochisolia, et stra honde di effe vitro, & fe sarra ben giallo apstrafgelo
De la fornacaie, et fe vorrai pui giallo ha veto vito puis
Lo vitro praffio di finge cofi Pista bene lovitro & aggionenie lunuatura di rame egipfiore, alcuna aggionono ½ 1 di alume 3 et cofi fi cace duo giorni.
In che modo La rame fe fa come oro
La rame come oro fe fa di fimatura di rame 0 du eparte di alume amiano pare una fuatagli et purifiecagli insieme, & subbito en quel mezzo che fi parifica strahelo & smortale nell urina, & sara con e oro,
Per far l’argento negro
Kameijpij, Puimbo an. Purifica & aspergere sulgere vitrio & commouele diligemtemente consume furterta, & fonde questo mi gretti,
Per fa angello Piglia di argento & rame rufo et del puimboan, & guigere sulfure fritto, et commouele con una fusletta et refrigera Paper frittalo con aceto,et senue sopra l’oro o vero argento designato et sealdalo
Un altro color de negello
Per far nigello piglia di verderame giallo di errigino an,. Fritta con aceto supra uno mamore
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Et seruit spora l’oro o orgento et sealsabo
Serviere lettere dicolor verde Piglia di fior di rame al queale li grei la chiamano caliantro, trattala con gomba vinda, & con fermentina o pegola et seruie spora gli vah & quando sara secato con un dene bianco fruialo molte bene
Colore in uasi di rame, o rgento
Si vorra perigero alcuna signo in vatri di rame o argento Piglia alume ritondo & sulfere, & fior di rame struagli con l’aeque o con aceto, & servui supra gli va fi pomicato, & quando sar sevato nonfi porra sevare
Un altro modo
Per voler dipringere alcuno signo sopra Li vati di oro, o oargentea Piglia piumbo abrusciato, & de sulfure vuio munisiade frittalo cno lo aceto, & quando sara seio seatbale, & mai di seafsera
Colori d’argento in li aufi
Per argentare li uafi,, Di Rame Piglia del stango per & di argento uivo per ijij et frittalo due colte per duoi Purifia la Stagno, & agguinenie serra da poi fritta lo
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Lo argento uvio & commovelo fortemente, mi forma di pannicole & reponegli
De color d’oro in Lo vitro
Per incorara Lo vitro Piglia l’ora temperato come uvole per serviere et all’hora la streva sul porfido acio duienti come color con aeque dulie o vero con aeque alkali & sortue spora lo vetro quello vorrai et all’hora, sealdalo allo forncae di spora insieno a tanto che sopra lo forame della fornace sia fatto abampato, & all hora cavalo, con mensura, & een arena, di orefiu et fevali accio resaresia vetro, e
Come di fa lo stagno in modo d’argento fare lo stango bianco et duro piglia Lamini di stagno et sotteralo in lo cruciole con pulvere d’offo come oro quando rivelle ever con ceruto Da poi sigillalo avis non respin & purificalo mismo che fi rosolue all hora lo apre & eplinguilo in lo foco di coreanisi et sara fatta come argento,
Et di vorrai fare mollo La rame come cera Piglia di rame 3.y. di piombo 3. 1 purtifualo, & smorzalo nel sanguede Papera,
Come si fa lo piombo Bianco
Per lo piombo bianco fritta La sandarie con la aceto & si afata quelloche vorrai.
In che modo L a rame sifadel Piombo far dela rame piombo Piglia di piombo 3.1 demina 1. Do fior di rame 1/3 se f.1 di econza di granato fritto obito 1/3 ij & 5 mettilo al cavaio, & uvo priglia con ereta et sevnde insimo che hano purifieati & trouverai,
Come la Stagno duienta candido per fare bianco La stagno Piglia La spums d’argento Terra same, di caso caprino mollo an 1/3 di fior di Rame 3ij s battelo et forna [trasto] trosisco, et suia, & piglia di stagno una mina, & purifica et aspergere troicisco & sara assai buono,
Misfura d’argento
Mistura d’argento, di stagno purgato con la pere pruttimia parte ij di argento parte ij di rame bianca parte 5 purifuati ingieme le Purifica, & Luaghi
Misfura quasi d’argento,
Altromenti di gilanta d’argento uvio de terra samia miffa, di rame insieme gl’amuste: rai mifra un vate, & da poi fu quel che tu coi
Misura quafi d’argento,
Piglia l’argento con f. stagno per uigatu parte iij di argento parte una purificarai infieme, & trouverai viino ad argento
Altrimenti piglia stagno puro come sai con magnesta 7 iij d. linatura di ferro molle 7 eirg. Di argento uvio bone 7 ij Fritura lo argento uvio con lo ferro, & magnesia in lo mortaro misino che hai fatto malagam. Da poi evore in la fornaei e in un uafo digillato Da poi purifica Lo stagno, & di sopra ponere questa confettione,
Una misture breve Purifica lo stagno con un poco di magnese & di rame cipro parte 1 di magnefa biance parte una di spuma di argento parte inPurifua, & trovarai
Come l’argento s assomiglia all’ora Lo argento de oro Selares imeurni con la alume & con lo aceto bianco, stricca, & roi effo diffenir do lo argento diffusi,
Altrimente Lo minio lo alume liequido comolea an fritta con l’aeque marina, & en le fallo, lo argento in quello spisso diffunde
Di rame coela confettione di sale parte b.h.matura di rame parte uij o vero pui inseno che sia fetto verde, & purificia lo stagno con un poco di magnefia
Come l’argento fi fa oro
Confection d’argento, Piglia di argenot Lib. 1 et purifea cum mediamine insieme che fi conduivne in uno all’hora piglia di oro 7 ijij de gluttini de macednoia, die sulfure d’india di nitro an B.1 fuligine di furna 3 ij di fele porrino di fele di uolpa tusto de elibrij cc er Leij an C.1 in mis cofa ogni cofa, & frittagli et fa lo mediamento, & ponece Libr. Di argento di mediamin ¼ ij Purifica, & e scirane oro,
di color nigello in lo vitro,
Nigello Panormetno far in lo vitro Piglia di magnese parte di sale armoniaco, d istorace di sale alkanli an parte de marrehasita di sedine, di cabae an parte di fritta ogni cosa sopra un porfico con lo aceto senue sopra lo vitro uo che vorrai, & re eviel alla fornace
Un altro color nigello in vitro,
Lo vitro nigellato Panormitana Piglia di Sednia 3.1.di Zaabai 3.ij di marcha sita 3. Ij mataa ogni cosa sopra un porfido , et con lo aceto overo co lo akali & vinegrai quello che ti piace sopra il vetro, & preuve lo sopra lo aforncae di sopra, & di soco come questa se mora
In altra piglia arngeto 3.i. di rame 3 1 Purifca & abruscia con un pcoo & sulfure insieno che sovienti nigello, ottrino Da poi piglia di questa nigello fritto & pomilo sopra lo vtira et uscura azuro