Olio di Antimonio Cap.(itol)° 196
R(e)z(ipe)Antimonio minerale, del piu bello e netto, che sia possibile, et q.(ue)llo macinerete, sop(r)a a un’ porfido, in bevendolo alle volte, con guevole d’aceto stillato, sino che l’havete in palpabile, del quale allora pigliate lib. una, et mettete lo, entro a una boccia, con il collo lungo, et sop(r)atanto (sic!) aceto, p(er)fettiss.(im)° distillato che avanzi sei buone dit, et la boccia sia va via tre parti, et una sola piena et serrate bene con’ il suo antenitorio, che in modo alcuno non possa respirare, e sia la boccia nel fondo alquanto piatta et accomodatela, a un fornello a cenere di sermenti p(er) 12 hore advertendo che il calore del’aceto non passi mai le 3. parti del Collo, et come vedrete l’aceto colorito in colore d’oro lassate freddare, et decantate, in uno orinale lungo, ben serrato, et lo terrete in bagno fisico, e sop(r)a l’antimonio metterete nuovo aceto, facendo come di sop(r)a, et decanta’(n)do, il colorito con’ l’altro avvertendo sguazzar’ bene il vaso, quando mettete l’aceto, accio l’antimonio si in
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Corpori con esso, e cosi farete tante volte fino che l’aceto non colorisca, piu all’ora, pigliate tutti gl’aceti et a fuoco lentiss.(im)° di bagno distillateli, et come la materia nel fo’(n)do sarà come melazzo, lassatela freddare, et ritornatelo nel’ suo antenitorio, et ben serrato, lo putre farete, p(er) un mese poi tornate li il Cappello, et nel medesimo bagno fate pass.(a)re tutto l’aceto, è vi restera il sale, del quale R(e)z(ipe) o.(nce) iij al piu, et metti in storta, a cenere, et con fuoco p(ri)ma lento, e verra l’olio come rubino.
Laus Deo et beate. Marie virgine: