Acqua Mercuriale Cap.(itol)° 63
R(e)z(ipe) libr.(e) iij di Antimonio, e libr.(a) i. di salnitro; e libr.(a) i. di tartaro, inacina, il tartaro, e salnitro vivitissimamente et uniscili in sieme (sic!), et stacciali una volta, et partili in due parti, e fondi l’antimonio, e quando è ben fuso, buttaci una parte delle polv.(e)re apoco a poco (sic!), et quando harai finito di gettare, leva di sopra se ci fosse bruttura, et butta, l’antimonio, in una pietra netta, e lassa freddare, et freddo che sarà torna a rifonderlo, e quando e fuso, getta l’altra parte, e netta di sopra se ci fosse bruttura, è leva dal fuoco, et lassa freddare, et harai antimonio trasparente berettino preparato per farne acqua.
R(e)z(ipe) libr.(a) una del detto antimonio, e libr.(a) una di solimato e libr.(a) una di Cinabro, macina minutamente, e metti in storta, è metti in fornello, a ccilo (sic!) scoperto, e dalli fuoco di Carboni sino che la storta sia calda, poi acresci, il fuoco con legne, e dura fino che non viene piu fumi, all’hora lassa freddare, e piglia il cinabro tutto, che troverai nella storta, e mettilo in nuova
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storta, e sopra, buttaci quello distillato, quale bisog(n)a scaldarlo, acciò si li que (sic!) faccia, per che (sic!) saria co’(n) gelato, e torna distillare, e questo fà quattro volte la quarta volta non si congelerà piu all’ hora a cenere, laratifica (?) una volta, e vedrai nel recipiente, tutti li colori del mondo
Quest’ acqua solve, oro, et argento, et da sè, et uniti in sieme (sic!), tenendoli poi al lume di lucerna in xl. di si congela, et essendo la solutione del’oro dive(n)ta pietra, come rubino, essendo argento bianchiss.(im)a et se – quando subito distillerai l’acqua harai l’oro, e l’argento, calcinato, impalpabile che ogni acqua, lo solverà putrefacendo, con lo spirito animato, passerà, per lambicco.