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Scrute & Ji nuouo ^Amp It ate da JkC.
GIORGIO VASARI PIT, ET An CHIT. ARETINO, CO* RITRATTI LORO Et con le nuoue vite dal i^o.infinoal i>^>7
ConTauole copiofijjimeDenomt^Deltopm, |r
JE de luophi ou elle Jono,
IN FIORSNZA A PPH.ESSO i GIVNTI IJ<Î8.
Con Licenza,e Priuilegio.
ALLO ILLVSTRISS ET ECO SIGNOR COSIMO MEDICI DVCA. DI FIORENZA
Signor suo Ofleruandifs.
CCO doppo diciaffette anni,eh*io prefintai quafi afboZate a Voffra Eccellentia llluflrifiima, le vite de piu celebri littori,Scultori,et eAr chitetti >ch e elle vi tornano innan*
Zji, non pure del tutto finite, ma tantodaquello che e Iterano immutate,(5* in guifa piu adorne,e ricche definiteopere", delle quali infino allora io non haueua potuto hauere altra cognizione, che per mio aiuto nofipuo in loro,quanto a me,alcuna cofa defi derare.E eco dico che dinuouovifipr e fieni ano lllufirts fimo, e .veramente Sccellentifiimo Signor Duca, con laggiunta daltri nobili, e moltifamofi artefici,che da quel tempo infimo a hoggi fino dalle m fine di queffa paffuti a miglior vita: e d altri,eh e anchor chefra noi vi u ano, hanno in quefleprofefiioni fi fattamente operato che degni fimi fino deterna memoria. E di vero è a molti ffato di nonpicchola ventura,che io fia per la
benignità di colui, a cui vino no tutte le cofè, tanto uiuu to, chv io abbi a q uè fio libro quafi tutto fatto dìnuouo: percioche come ne ho molte cofi leuate, che fi rifa rhia fiaputa , (fi in mia a feritavi erano, non fi come fiate pòfie,(fi altre rimutate1, cofi veneho molte\utih \em- cejfane, che mancauono, aggiunte. E fe le effigie, e ritratti, che ho pólli di tanti valentih uomini in quefia opera, de i quali vna gran parte fi fino auuti conìa- iuto, e per mefifo di Vofira Bccellentia : non fino alcuna volta ben fimili al verone non tutti hanno quella proprietà, e fimiglianza, che fuoldareioro laviuez- %a de colori[, non e pero che ildifiegno 5 (fi i lineamenti non fieno fiati tolti dal vero, e nonfilano e propij > e naturali: fienzyz che effiendomene vnagran parte flati mandatidagli amici, che ho in diuerfi luoghi, non fino tutti flati difignati da buona mano. Efori mi è anno fiato in ciò di piccoloincommodo la lontananza, di nhi ha quefie tefie intagliate ,però eh e fifiufimo fiatigli intagliatori apprefo dime ,fi farebbe per auucntura in, torno a do potuto molto piu diligenza, che non fi è fat-, to, tifane. offri a comunchefia, abbiano i virtuofiyegli artefici noflriya comodo, e beneficio de quali mi fino, me fio a tanta faticaci quanto ci aueranno di buono, d vide ,e di gioueuole,obbligo in lutto a ZJofira Sccellen za llluftnfiima,, poi che in flando ic al firuigio di lei, ho auuto con loozjo>che le è piaciuto di darmifficolma neW° di molte anfjnfmtefue cofi^comodità dp met-tere itifieme,, e dare al-mondo tutto quello, che al per- fifiettofompìmentp 'dp quella pp^ra ,
e non farebbe quafi empietà ,non che ingratitudine,che io ad altri dedicaci queBe vite ,o che gl artefici da altri che da voi, rie onofc e fiino qualunque cofia in effe haue- ranno digiouamento, o piacere ! Quando non pure col voflro aiuto > e fauore vfictrom da prima, 0 bora dì nuouo in luce, ma fiele voi ad immitazjone degli zAm hvofiri fiolo padre, fignore, & vnico protetore di effe noflre arti. Onde e bene degna::, e ragion ernie cofache da quelle fieno fiatte in voflro fìruigio, & a voBra eter na,eperpetua memoria tante pitture, eflatue nobilifi. e tanti marauighófi edfizjj di tutte le maniere. d/ldafe tutti vi fiamo,che fiamo infinitamente per quefle^e altri cagioni obbligatami, quanto piu vi.debbo tocche ho da voi fiempre auuto ( cofi al defio, e buon volere haueffie njpofio t ingegno ,e la mano ) tante honorate occafioni di moBrareil mio poco fiapere,che qualunque egli fila, a grandi fimo peZjO non agguaglia nelfuo grado lagrandeT^a dellanimo voBro,ela ver amen te reale magnificenza, zolla che fio io 1 e pur meglio che cofi me.ne fiacche .ch'io mi metta a.tentare quello, che a qualmche è piu alto., e nobile ingegno 9 non che al mìo piccolifiimo farebbe del tutto impofiibi- le. ^Accetti dunque ‘VoBra Eccellenza llluBris- filma quefio mio anzJ pur (uo libro delle vite degli artefici del difegno,fjfa fòmiglianzjz del grande lddio^
Piu aitammo mìo alle buoni intenzjoni, che all o pera riguardando, dame prenda ben volentieri, non quello che io vorrei, edouerrei > ma quello che iopojjò. Di JìorenXaalh 9.eh Gennaio 15^8.
Di Vojlra SccelL lllufl.
Obligatifs. seruitorc
. .v« s , r
Giorgio Vajkrì.