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ANTONIO E SIMONE 545
Vita dAnt onio filare te£5* di Simone Scultore^ fiorentini.
teruennealui, come molte volte fuoleauucnire a vna buona parte de’princi* pi,che o non s’intendono dell’opere,o ne prendono pochifsimo diletto .
Ma fe confideradono di quanta importanza fia il fare filma delle perfone ec-cellenti,nelle cofe publiche ; per la fama,che fe nelafcia ; Non farebbono cér to cofi ftracurati,ne efsi,ne i loro miniftri : percioche chi s impaccia con Arte fici vili» & inetti,da poca vita all’opere,& alla fama : fenza, che fi fa ingiuria al publico,& al fecole in che fi è nato -, credendofi rifolutamente da chi vie poi» che fe in quella età fi fodero tróuati migliori Maeftri, quel principe fi farebbe piu tofto di quelli feruito,che de gl’inetti,e plebei . ÉfTendo dunque creato Pontefice l’anno 1451 Papa Eugenio quartoj poi che intefe, cheiFiorentini faceuano fare le porte di S.Giouanni a Lorenzo Ghiberti, venne in penderò divolerfare'fimilmentedi brózovna di qllc di S.Piero,Ma perche no s’inten deuadi cofi fatte cofe,ne diede cura a fuoi Miniftri: Appretto ai quali heb- bono tanto fauore Antonio Filareto allora gioitane, e Simonefratello di Do nato,ambi feukori Fiorentini,che quell’opera fu allogata loro. La onde mef foui mano penarono dodici anni afinirla: E fe bene Papa Eugenio fifuggì di Roma,e fu molto trauagliaro,per rifpetto de’Concilij 5 Coloro nondimeno» che haueuano la cura di S.Piero fecero di maniera, che non fu quell’opera iralafciata. Fece dunque il Filatere in quefta opera vno fpartimento Templi« ce,& di bado rilieuo : cioè in ciafcuna parte due figure ritte. Di fopra il Salita tore,& la Madonna,& difottofan Piero,e fan Paulo. Et a piè del fan Piero in ginocchioni quel papa,ritratto di naturale, parimentefotto ciafcuna figura è vna ftorietta del fanto,che è difopra.Sotto fan Piero è la fua crucifilfione.E t fotto fan Paulo la decodazione.Et cofi fotto il Saluatore e la Madonna alcu¬ne azzioni della vita loro.Et dalla banda di détto a piè difetta porta fece A n tomo,per fuo capriccio vna ftorietta di bronzo,nellaquale ritratte fe,e Simo ne,& i difcepoli fuoi,che con vn’A fino carico di cofe da goder e,vanno a fpaf fo a vna vigna. ma perche neretto fpazio di dodici anni no lauorarono fem- pre in fulla detta porta,fecero ancora in fan Piero alcune fepolture di marmo di papi, & Cardinali,che fono andate nel fare la chiefa nuouaper terra.
Dopo quefie opere fu condotto Antonio a Milano dal DucaFranc.Sforza,G6 fallonier allora di fanta Chiefa,per hauer egli vedute l’opere lue in Roma ; p fare ,comefece,coldilegnofuo,ralbergode‘poueri di Dio, che è vnofpedale, cheferue per huomim donneinfermi, & peri putti innocenti,jnati non legitinwnente. L’appartato deglijhuomini in quello luogo^è per ogni ver- fo,eflendoih croce braccia cento fefianta , Se altre tanto quello delle'donne. La larghezza è braccia ledici : E nelle quattro quadrature,che circondano le croci di cialcuno di quelli appartati fono quattro cortili, circondati di porti ci,logge,e danze per vfo dello Ipedalingo. vfiìziali feruen ti’, e miniftri dello /pedale,molto commodi,fSe vtili. E da vna banda è vn canale, doue corrono continuamente acque, per feruigi dello fpedale, ’e per macinare con non pic¬colo vtile,Se commodo di quel luogo, come fi può cialcuno imaginare. Fra vno fpedale,e l’altro è vn chioftro largo per vn verfo braccia ottanta,e per l’al tró ceto feflanta,nel mezzo delquale è la chiela in modo accomodata, che ler ue all’uno,e’aj’abro apartato. E per dirlo breuemen te è quello luogo tanto ben fatto,& ordinato,che per limile, non credo ne fia vn’altro in tutta Euro pa. Fu fecondo,chefcriueefloFilaretemefialaprima pietra di quella labri ca con folenneprocefiionedi tutto il clcn\diMilano,prefente il Duca Frane» SforzalaS.Biancamaria,Se tutti i loro figliuoli il marchefedi Mantoua,- Se l’Ambafciador del Re Alfonlo d’Aragona,con molti altri Signori. Et nella prima pietra,che fu meda nc’fondamenti,Se coli nelle medaglie erano quelle parole. Francilctis Sfortix Dux un, Quiammifium per pr^ceftbrum o* bitumvrbis Imperiumrectiperauit/hocmunus Chrifli pauperibus dedit» fundauitque 1457.dien.Apr. Furono poi dipinte nel portico 'quelle fto- xicdamaellro VincenziodiZoppa Lombardo;per noefl’erfi trouato in que paefi miglior maellro. Fu opaancora del medefimo Antonio la chiefamag gior di Bergamo,fatta da lui con non manco diligenza,& giudizio,che il lo- pradetto Ipedale. Et perche fi dilettò anco di Ieri nere, mctre,che quelle fuc opere fi laceuano,fcrifie vn libro diuilo in'tre parti ; Nella prima,tratta delle milure di tuttigl’edifizij,& di tutto quellofà bilogno a voler cdificare.Nella seconda del modo dell’cdificare ; Se in che modo fi porcile far vna bclliflìma & commodillìmacittà.Nella terzafa nuoue forme d’edifizij, mefcoladoui co li degl'antichi,comede’moderni,tutta la qualcoperaèdiuifain ventiquatro libri,e tutta Itoriata di figure di fua mano. E come,che alcuna colà buonajin ella fi ritruoui,é non dimeno per lo piu ridicola,& tanto Iciocca, che pauué tura è nulla piu.Fu dcdicatada’lui l’ano 1464. al magnifico Piero di Colimo de’Nledici,Se hoggi è fra le cole dellìlIufl.S.Duca Cofimo.E nel vero, le poi che fi mife a tanta fatica,hauefie almeno fatto memoria de’ maellri de’ tempi fuoi,&dell’opereloro,fi potrebbe in qualche parte comendarc:ma non vi fene trouano le non poche,Se qlle Iparfe lenza ordine per tutta l’opera -, c do ue meno bilognaua ha durato fatica,come fi dice,per impouerire,Se per efler tenuto di poco giudizio in metterli a far quello,che non fapeua; ma hauédo detto pur’afiai del Filarete è tempo hoggimai,che’io torni a Simone fratello di Donato,ilquale dopo l’opera della por ta,fece di bronzo la lepoltura di pa pa Martino.Simihnentefece alcuni getti,che andarono in Francia, Se molti, che non fi sà doue fiano.Nella chielà degl’Ermini al canto alla macine di Firc zefece vn crucififio da portarea proceflìone,grande,quanto il viuo j Se pera che fufie piu leggiero lo fece di fugherò. In s.Fclicita fece vna santa M.Madda lena in penitenza di terra,alta braccia tre,Se mezzo con bella proporzione,c con fcopnre 1 mufcoli di fòrte,che molirò d’intéder molto bene la notomia.
Lauorò
Lauorò ne’Serui ancora per la compagnia della Nunziata vna lapida di mar* moscia fepoltura,commettcndoui den tro vna figura di marmo bigio,óc bit ■ co,a guifia di pittura, fi come difopra fi dille hauer fatto nel Duomo di Siena Duccio Sanefc,che fu molro lodata. A Prato il graticolato di bronzo della cappella dellaCintola. A Furli fece fopra la porta della Calonaca di ballò r;« lieuo vna N.Donna'con due Angeli :E per M.Giouanni da Riolo fece in la« Francelcola capella della Trinità di mezzo rilieuo. EtajRimini fece,per Si gifmondo Malatefti nella chiela di s.Francelco,lacapella di s.Sigifmódo, nel Ja quale fono intagliati di marmo molti. E le fanti,imprefa di quel Signore. A M.Bartolomeo Scamilei Canonico della Pieue d’Arezzo,mandò vna no¬lira Donna col figliuolo in braccio,di terra cotta,e certi Angeli di mezzori- lieuo molto ben condotti ; laquale é hoggi in detta pieue apoggiata a vna co lonna. Per lo battefimo Umilmente del Vefcouado d’Arezzo Lauorò inal- cuneftoricdi ballo rilieuo vn Chrilto battezzato daS.Giouanni. In Fioren za fece di marmo la lepoltura di M.Orlando de’Medici nella chiefa della Nu ziata. Finalmente d’anni J5.rendè l’anima alSjgnore, chcgbele haueua da ta. Ne molto dopo il Filarete,efiendo tornato a Roma, fi morì d’anni fefsa ta noue,e fu fepolto nella Minerua, doue a Giouanni Focchota, aflai lodato pittorehaueuafatto ritrarre papaEugenio mentrealfuo feruizioin Roma dimoraua . Il ritratto d’Antonio è di luamano nel principio del luo libro, doue in legna a edificare. Furono fuoi dilcepoli Varrone, e Niceolo Fioren tini,che feciono vicino a ponte Molle la fiatila di marmo,per papa Pio fecon do,quando’egliconduflein Roma la teftadi S.Andrea.E per ordine del me defimo rellauraronoTigoli quafi dai fondamenti : Et in s.riero feciono l’or namentc di’marmo,che è fopra le colonne della capella, doue fi ferba la der- taTeftadis Andrea. Vicino alla qual capella eia fepoltura del dettopapa Pio di manodiPalquinoda Monte rulciano,difcepolodel Filareto, edi Ber nardo Ciuffagni, che lauorò aRimini in s. Franccfcoyna fepolturadimar- mo,per Gifmondo Malatefti,e vi fece il fuo ritrattòdfnaturale. Et alcune co ft ancora fecondo, che fi dice,in Lucca,& in Mantoua.